I Greci chiamavano questa parte dell’Italia meridionale Opicia e dicevano che Daunio, Peucezio e Iapige, dopo aver scacciato i primi abitatori (Ausoni) di stirpe pelasgica, avevano dato origine alle tribù dei Dauni, Peucezi e Japigi–Messapi, che i latini chiamarono poi Appuli e Calabri; e tutta la Puglia fu chiamata Japigia. La parte più settentrionale era la Daunia, compresa tra i fiumi Frentone (Fortore) e Ofanto.
A. Circa l’origine del nome Puglia si hanno diverse ipotesi:
1. secondo alcuni il nome deriva dall’ebraico Apelah o Apulah (nebbia), per la presenza appunto della nebbia, dovuta al calore del sole sulle terre umide e paludose, lasciate dal mare. Un richiamo alle terre acquitrinose si troverebbe nelle antiche monete che recano impresse le rane;
2. secondo altri significherebbe perdizione, perché il sole ardente (ossia Apollo) dissecca e fa perdere piante e animali;
3. altri sostengono che il nome Apulia derivi dall’etrusco o dall’osco Apul, che significa Sole. Il lemma Apul accompagna infatti l’immagine del Sole o di Apollo sui vasi etruschi e lo si trova inciso sulle gemme. Ma le voci etrusche, come Apulu o Aplu, terminano per lo più con la L e rarissimamente con la U, come nelle tavole egubine. Questa etimologia viene confermata dalle monete rinvenute nella nostra provincia e nei dintorni di Lucera, nelle quali si trova impressa l’immagine del Sole o di Apollo;
4. c’è poi chi vagheggia altra origine: deriverebbe da a pecudum adpulsu (Marino Freccia); o da apluviam, per la mancanza di piogge (Capece Galeota); o da un certo duce Appulo.
B. Anche varie sono le ipotesi sull’origine della parola Daunia: alcuni la fanno discendere da Dauno figlio di Pilumno e Danae; altri da parole greche significanti face-fiamma-arido, perché la Puglia è arsa dal sole; altri ancora dal termine Don, usata al posto della parola siriaca Dun, che esprime giudizio/diritto di giudicare, perché nella Daunia sin dall’antichità si praticava l’amministrazione della giustizia.