Il Teatro della Vita: la personale di Giacomo De Troia

Dopo aver esercitato la propria arte come una semplice passione, ha trasformato la stessa nella sua attuale professione. "Per 8 ore al giorno mi cimento in questa arte", ci ha detto nell'intervista il pittore nostrano, che già a novembre 2007 ha tenuto la sua prima personale a Milano, dove un gruppo di giovani galleristi sta "lanciando" all'attenzione del pubblico nuovi artisti e nuove poetiche.

Perché di poesia, di espressione dell'anima si tratta.

Come anche luminari dell'arte pittorica gli hanno riferito, Giacomo De Troia esprime con "ottimo equilibrio dei colori" la sua anima, i suoi stati d'animo, le sue gioie e i suoi dolori.

"Il fatto che io ricorra all'elemento della ciliegina come filo conduttore e al pagliaccio come soggetto dominante esprime il mio inconscio e trasmette la mia visione della vita e anche il ricordo di quella che è stata la mia infanzia con la vita a scuola, a casa e in strada".

Una ricchezza di ricordi, di esperienze, di vita tanto da essere una soffitta del proprio io da manifestare e mostrare con la propria sensibilità ed umanità.

E la presenza del pagliaccio trasfigura questa vita e questo bagaglio proprio nel teatro della vita, laddove ognuno ci mette la propria faccia o la propria maschera con la quale esprimersi e comunicare.

La pittura si fa arte perché coinvolge l'esistenza di ognuno e mette in mostra l'umanità, quella vera e autentica.

Pittura che tornerà protagonista a Milano in una prossima personale del nostro Giacomo De Troia, pittore e artista al 100%.

 

di Luigi Salome