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Il 'Gruppo Mediatico' sbarca sul piccolo schermo

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Dai proclami ai fatti. Dopo essersi fatta promotrice di un casting, destinato alla selezione di volti nuovi per uno show televisivo di prossima uscita sugli schermi di Telefoggia, l’associazione culturale ‘Gruppo Mediatico’ ha provveduto al reclutamento degli aspiranti attori nell’ampio quanto variegato bacino della provincia.

E dopo cinque mesi di intenso lavoro è venuto alla luce ‘Zapping’.

Programma per la regia di Francesco Pio Paoletti, fondatore e presidente del sodalizio di via Beato Angelico, costituitosi in via ufficiale il 13 agosto di un anno fa, che costituisce lo sbarco sul piccolo schermo di quelli del ‘Mediatico’.

Dopo aver realizzato un corto dal titolo ‘Amicizie’ – oltre a numerose serate di cabaret e di recitazione in vernacolo nei teatri cittadini, questi giovani con l’ausilio di altri coetanei, che con loro condividono la passione per l’arte cinematografica ed il rutilante mondo dello spettacolo –hanno inteso mettersi alla prova. Ancora una volta.

Sottoponendosi al giudizio, tutt’altro che prevedibile, dei telespettatori della Capitanata.

Ma non solo. Attesi, a partire dalle 22.10 all’incirca, di domani mercoledì 10 novembre, a bearsi del sano gusto per le battute sul filo della più tagliente ironia e degli sketch dalla malizia tutta meridionale.

A seguito di un’accurata quanto estesa ricerca tra attori, cabarettisti, imitatori, intrattenitori di ambo i sessi, il direttore e il responsabile dell’arruolamento degli interpreti, rispettivamente il regista Germano Benincaso e Pasquale Rongioletti, hanno evaso nella loro interezza le necessarie prove selettive.

A ultimare le componenti della commissione esaminatrice la presenza dell’ideatore e ‘coproducer’ della trasmissione televisiva, il succitato Francesco Pio Paoletti e la segretaria di edizione Lucia Di Gioia.

Del resto quella del ‘Gruppo Mediatico’, sigla che è tutto un programma, va vieppiù rendendosi nota al grande pubblico.

In fondo si tratta di un cenacolo artistico, deprivato d’ogni finalità lucrativa e animato da un centinaio tra ragazze e ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni d’età, legati da un comune afflato per le attività sul proscenio teatrale quanto per il tubo catodico.

Questi giovani hanno un solo obiettivo: vogliono farsi largo nell’universo di celluloide.
E a giudicare dagli esordi – demandati al fortunato ‘Amicizie’, il loro primo lavoro in fatto di ‘short movie’, girato a Lucera nel novembre del 2002 –, le chance non paiono mancare ai ‘mediatici’.

Non ce ne vogliamo ma noi li abbiano ribattezzati così.

E a breve saranno di nuovo assorbiti dalla messinscena di pièce apprezzate da un sempre più folto uditorio.

Il loro battesimo sulle tavole del proscenio lucerino è legato a filo doppio al testo dal titolo ‘L’iniezione’, commediola in vernacolo rappresentata il 1 febbraio del 2002 presso il Teatro parrocchiale di Santa Maria della Spiga.
Pienone e consenso di pubblico per un testo che ai più attempati ha ricordato le performance de ‘Gli Amici dell’Arte’.

Alla luce dell’accoglienza riservata alla loro ultima fatica attoriale e autoriale: ‘A grazije de San Cire’, proposta nel gennaio dell’anno ancora in corso in occasione del triduo festivo, di cui da sempre risulta dedicatario il protettore dei viandanti.

Confronto, quello con l’ultratrentennale ‘verve’ della più matura compagnia teatrale lucerina, non azzardato alla luce dei primi passi mossi da una comitiva dell’arte dei Lumière.

Costantino Montuori

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