Lucera, 27 Luglio 2024

Pitta a tutto campo sulla tassa rifiuti

 
 
di Costantino Montuori 
 
"La tariffa Tari prende forma attraverso ciò che è previsto dalla gara d'appalto e dai costi di conferimento in discarica". Così ha esordito il Sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta nella conferenza stampa prima e nella diretta 'FB' poi a proposito della tassa sui rifiuti. 
 
"Quando qualcuno afferma che a Lucera si paga più che altrove sostiene il falso. Non si possono scaricare colpe sui consiglieri comunali. Quest'anno non vi sarà il conguaglio in quanto la bollettazione è quella finale", ha argomentato il primo cittadino. 
 
Pitta ha riferito che, nel 2020, il Piano Economico Finanziario (Pef) non è stato omologato dall'agenzia regionale deputata per una presunta carenza documentale su cui pende ricorso. 
 
La differenza scaturita in termini economici, quella pari a 515mila euro e non richiesta ai lucerini due anni fa, dovrà essere spalmata sul 2022 (al 75%) e sul 2023 (per il restante 25%). La pagheranno tutti. 
 
"Per legge la totale copertura del servizio è a carico dei contribuenti. Attribuendo quei costi al gettito fiscale generale è possibile prevedere agevolazioni e riduzioni. Il Comune di Lucera non poteva farlo avendo già al massimo la sua fiscalità da quando è stato dichiarato il dissesto finanziario". 
 
"Per noi non vi è modo di abbassare la tariffa Tari se prima non ci vengono incontro Regione Puglia e Ager, l'Agenzia Territoriale Regionale per il servizio di gestione dei rifiuti", ha proseguito l'inquilino di palazzo Mozzagrugno. 
 
"Dal 2020 abbiamo un nuovo servizio di nettezza urbana in base ad una nuova gara. Quest'ultimo va efficientato. Non c'è un centesimo a carico dei contribuenti per via di chi non ha pagato". 
 
"Esistono precisi passaggi stabiliti dall'Ager. Il sistema regionale fa acqua da tutte le parti e va rimodulato", ha rimarcato Pitta. 
 
Il capo dell'Amministrazione Civica si è detto aperto e disponibile al dialogo con i cittadini. Tanto su questa quanto su altre tematiche di non minore impatto sulla popolazione. Un comizio, una riunione pubblica alle porte? È plausibile. 
 
(Photo: Nino Bruno)
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