Studio Multicentrico Internazionale (HOPE) sulla terapia antiaggregante nei pazienti con Covid-19, coordinato dalla Struttura di Cardiologia Universitaria del Policlinico Riuniti di Foggia
La terapia antiaggregante, comunemente utilizzata per la prevenzione di eventi cardio-vascolari, ha dei benefici in termini di riduzione di mortalità nei pazienti COVID-19. E’ questo uno dei dati salienti dello studio multicentrico HOPE che ha coinvolto 64 centri fra 9 nazioni in Europa, Asia e America del Nord e del Sud, coordinato dal Prof. Natale Daniele Brunetti, Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia Universitaria del Policlinico Riuniti di Foggia e dal Dott. Francesco Santoro, Dirigente medico presso la Struttura Complessa di Cardiologia Universitaria e primo nome del lavoro.
I risultati dell’importante studio sono stati pubblicati sullaprestigiosa rivista ufficiale della società britannica di medicina cardiovascolare “Heart”. Sono stati arruolati 7.824 pazienti nei mesi di marzo e aprile 2020 e sono stati valutati gli effetti della terapia antiaggregante in termini di mortalità intra-ospedaliera.Dallo studio è emerso come l’uso della terapia antiaggregante abbia dei benefici in termini di riduzione della mortalità e di più breve durata della ventilazione invasiva nei pazienti COVID-19.Inoltre, tale beneficio non è associato ad un aumentato rischio di sanguinamento.
“Distinguere l’effetto della terapia antiaggregante comune nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari da quello della terapia anticoagulante, quello delle terapia precedenti il ricovero da quello delle terapie effettuate durante il ricovero, ha richiesto un’analisi approfondita dei dati” – sottolinea il Prof. Natale Daniele Brunetti.
“Questi dati aprono nuove prospettive per un approccio terapeutico a basso costo ed ampiamente disponibile, nel trattamento dei pazienti COVID-19 con dati da confermare in studi dedicati” – dichiara il Dott. Francesco Santoro.
Il Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia Dott.Vitangelo Dattoli ha espresso soddisfazione per gli altissimi livelli di ricerca clinica raggiunti dalla Struttura Complessa di Cardiologia Universitaria presso il Policlinico Riuniti di Foggia, anche nel difficile contesto della pandemia da Covid-19.