Il reporter francese Pascal Manoukian ospite di Kublai per presentare il suo libro 'Derive'

Giovedì 8 dicembre alle 19.30 sarà in libreria Pascal Manoukian, grande giornalista e scrittore francese per laprima data del tour italiano di presentazione del suo libro Derive (66thand2nd editore) . L'incontro è organizzato dalla libreria Kublai e dall'associazione Mediterraneo è cultura,  che a Lucera, da quattordici anni promuove il Festival della Letteratura Mediterranea. Dialogheranno con l’autore Salvatore D’Alessio e Giuseppe Beccia.
Derive, vincitore del Prix Première 2016, racconta la storia di tre persone che partono da tre punti diversi del mondo, per scappare da tre cose diverse - la crisi, la guerra e la devastazione - e per ritrovarsi in un posto in cui continuano a lottare per la propria sicurezza. Quei posti lì noi li chiamiamo banlieue. Ci hanno detto che esistono, abbiamo capito che lì ogni tanto c’è qualcuno che fa casino, ma non sappiamo bene come mai. In fondo, cosa importa? Anche noi abbiamo i nostri problemi. Dobbiamo tutti adeguarci, pur di sopravvivere. Ma a cosa, bisogna adeguarsi, esattamente? Questa storia risale al 1992, quando è caduta l’Unione Sovietica, è scoppiata la guerra civile in Somalia, parte del Bangladesh è stato devastato da un potente ciclone e in Europa partivano gli accordi di Schengen: il debutto delle grandi migrazioni. Ma la ricerca di un percorso più stabile da parte di Virgil, Assad e Chanchal, per la conquista di diritti fondamentali, per poter guardare al futuro, potrebbe essere a noi più familiare di quanto crediamo. 

L’autore sarà con noi per parlare della sua esperienza di lungo corso come reporter dei principali conflitti internazionali (per venticinque anni ha seguito i principali conflitti mondiali, dall’America centrale ai Balcani), come figlio di famiglia armena scappata dalla Turchia in Francia per scampare al genocidio del suo popolo, perriflettere sulla condizione dei migranti in Europa, partendo dal complesso labirinto di nascondigli, traffici e disperazioni quotidiani che nelle sue pagine prendono vita a Velleneuve le Roi, ex comune operaio alle porte di Parigi, per estendersi a tutte le periferie d’Europa, comprese le nostre, comprese le periferie della mente.
“Gli animali e i clandestini hanno più o meno gli stessi bisogni: vivere nascosti in mezzo ad altri esseri viventi, vicino a una fonte d'acqua e a una doppia via di fuga.”