Lucera, 27 Luglio 2024

LA GIUNTA COMUNALE RIMANE AL SUO POSTO

Lo abbiamo detto qualche altra volta: questa Amministrazione non cadrà per il semplice e paradossale motivo che è troppo debole. E lo è ora ancora di più, perché in prossimità delle Elezioni Politiche e ad un anno e mezzo dalla scadenza naturale del mandato amministrativo nessuno si azzarderà a mandarla  anzitempo a casa, a parte quello sparuto gruppo dell-opposizione originaria e qualche altro rompiscatole che persiste come un gufo sulle sue sorti.  Prima considerazione. Il Sindaco Pasquale Dotoli è molto suffragato per il rientro nella squadra di quelli che se la giocheranno per uno scanno  in Parlamento. E, perlomeno per la sua pazienza,  dovrebbe aver il titolo per far pare della gara. Inoltre, il partito non può non considerare il fatto che egli non ha ritenuto coerentemente di abbandonare lo schieramento che lo ha visto vincitore nelle scorse elezioni a capo del PdL.  Né può essere sottovalutata la sua forza di mediazione in un contesto di ribelli, che sarebbe stato più agevole mandare a quel paese.Seconda considerazione: tanti dei consiglieri comunali del PdL devono obbedire agli ordini dei loro capi corrente, i quali hanno tutto l-interesse a raffreddare gli animi e a presentarsi agli elettori in una condizione di relativa tranquillità. I -nostri-, si sa, non hanno una autonomia politica, per cui devono per forza avere un referente più altolocato altrove per poter vivere o sopravvivere.

Chi dice queste cose? L-esperienza. Anche in passato i cosiddetti big della politica imponevano – si, proprio imponevano! – ai locali di starsene buoni buoni, pena il boicottaggio personale nella fase successiva alle Elezioni e la conseguente privazione degli appoggi a titolo personale e clientelare.  Inoltre, è assai difficile immaginare che uomini senza coraggio  diventino  all-improvviso dei capitani della politica, perché tali si nasce e se uno il coraggio non ce l-ha, direbbe Manzoni, non se lo può  dare a comando. Ancora. Tanti di quelli che hanno perennemente il mal di pancia, a parte dichiarazioni di facciata e spesso inconcludenti sul piano politico e di programma non hanno mai proposto qualcosa come seria alternativa. Si sono sempre limitati a lamentarsi, a polemizzare, a fare le bizze, ma al fondo non avevano neppure una idea valida da esibire. Anche l-esperienza Morlacco si fa ancora sentire, perché alcuni di quelli che sottoscrissero il documento di sfiducia (i sedici carbonari) ora fanno atto di pentimento, ammettendo di aver commesso un errore nel capovolgere una situazione che avrebbe meritato una conclusione diversa. Certo, si andrà avanti con solito batticuore, nel senso che nel Consiglio Comunale si assisterà alle solite comparsate. Alla fine, tra una  seduta e l-altra, si troverà sempre il modo per sopravvivere. Come è accaduto sino ad oggi, pur tra mille tribolazioni.
Naturalmente l-opinione pubblica è stanca di assistere a spettacoli non degni di un consesso, dove bisognerebbe solo affrontare i problemi della città e non rimbeccarsi in continuazione, pretendendo, peraltro, di apparire come i moralisti della situazione. E- altrettanto evidente che anche i risultati delle Elezioni Politiche daranno una indicazione circa il futuro politico della nostra città, che certamente si aspetta un rinnovamento che riabiliti la stessa apolitica. Pensare di andare avanti con gli stessi attori significa mandare al fallimento l-impresario. Sarebbe auspicabile che ci fosse una selezione spontanea, nel senso che quelli che non hanno saputo onorare il mandato elettorale dovrebbero mettersi da parte e impiegare il loro tempo libero in altro modo. Nell-interesse della città!


a.d.m
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