Lo abbiamo detto qualche altra volta: questa Amministrazione non cadrà per il semplice e paradossale motivo che è troppo debole. E lo è ora ancora di più, perché in prossimità delle Elezioni Politiche e ad un anno e mezzo dalla scadenza naturale del mandato amministrativo nessuno si azzarderà a mandarla anzitempo a casa, a parte quello sparuto gruppo dell-opposizione originaria e qualche altro rompiscatole che persiste come un gufo sulle sue sorti. Prima considerazione. Il Sindaco Pasquale Dotoli è molto suffragato per il rientro nella squadra di quelli che se la giocheranno per uno scanno in Parlamento. E, perlomeno per la sua pazienza, dovrebbe aver il titolo per far pare della gara. Inoltre, il partito non può non considerare il fatto che egli non ha ritenuto coerentemente di abbandonare lo schieramento che lo ha visto vincitore nelle scorse elezioni a capo del PdL. Né può essere sottovalutata la sua forza di mediazione in un contesto di ribelli, che sarebbe stato più agevole mandare a quel paese.Seconda considerazione: tanti dei consiglieri comunali del PdL devono obbedire agli ordini dei loro capi corrente, i quali hanno tutto l-interesse a raffreddare gli animi e a presentarsi agli elettori in una condizione di relativa tranquillità. I -nostri-, si sa, non hanno una autonomia politica, per cui devono per forza avere un referente più altolocato altrove per poter vivere o sopravvivere.
Naturalmente l-opinione pubblica è stanca di assistere a spettacoli non degni di un consesso, dove bisognerebbe solo affrontare i problemi della città e non rimbeccarsi in continuazione, pretendendo, peraltro, di apparire come i moralisti della situazione. E- altrettanto evidente che anche i risultati delle Elezioni Politiche daranno una indicazione circa il futuro politico della nostra città, che certamente si aspetta un rinnovamento che riabiliti la stessa apolitica. Pensare di andare avanti con gli stessi attori significa mandare al fallimento l-impresario. Sarebbe auspicabile che ci fosse una selezione spontanea, nel senso che quelli che non hanno saputo onorare il mandato elettorale dovrebbero mettersi da parte e impiegare il loro tempo libero in altro modo. Nell-interesse della città!
a.d.m.