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Tribunale: L’11 Ministro in Commissione Senato, l’8 Consiglio provinciale a Lucera. Bordo interroga Severino

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a cura di Costantino Montuori

Detto fatto. La Provincia di Foggia - dopo essersi affiancata con l’Assessore delegato Rocco Ruo all’auto-convocazione di ieri, da parte 24 Sindaci di Lucera, Gargano e Monti Dauni a Roma presso la Presidenza della Repubblica - ha stabilito di celebrare un’assemblea straordinaria e monotematica sulla probabile cancellazione del Tribunale lucerino e delle sedi decentrate di Apricena e Rodi Garganico.

“Il presidente del Consiglio provinciale, Enrico Santaniello, ha convocato per sabato 8 settembre, alle ore 9, una seduta straordinaria e monotematica dell’assemblea consiliare. La seduta, che avrà come unico punto all’Ordine del giorno la soppressione del Tribunale di Lucera e delle sue sezioni distaccate, si terrà proprio nel centro federiciano, nella sala consiliare di palazzo Mozzagrugno. Vista la delicatezza e l’importanza dell’argomento alla riunione dell’assise sono stati invitati a partecipare i Sindaci dei comuni della provincia di Foggia si legge nel dispaccio diramato da piazza XX Settembre.

Tra i banchi della massima espressione politico-amministrativa e istituzionale della Capitanata, come consiglieri, siede il primo cittadino della nostra città e quello di Apricena, rispettivamente Pasquale Dotoli e il neo eletto Antonio Potenza. Con loro anche l’ex capo dell’Amministrazione Civica di Rodi, Carmine D’Anelli, che ha concluso il suo mandato elettivo nella scorsa primavera ed al quale è subentrato Nicola Pinto.

Da più parti, ci si aspetta che il Presidente della Provincia, l’Onorevole Antonio Pepe, possa affiancare, anche più di quanto sia avvenuto, la battaglia per la difesa del presidio di giustizia di piazza Tribunali e per la legalità nel territorio compreso tra l’entroterra montano e il Nord Gargano.

Questa mattina, nel corso dell’assemblea indetta dall’Ordine dei dottori commercialisti di Lucera e del circondario, il segretario cittadino del Partito Democratico, Fabrizio Abate, ha chiesto al Comitato pro Tribunale, al Foro e all’Amministrazione Civica in primis di convocare un nuova seduta del Consiglio Comunale in piazza Duomo per fornire alla popolazione informazioni aggiornate sul futuro prossimo della nostra sede giudiziaria.

Nel frattempo, in mattinata, l’agenzia di stampa parlamentare Asca ha battuto un lancio che, in qualche modo, lascia ben sperare. Un’audizione del Ministro della Giustizia, Paola Severino per conoscere le ragioni che hanno indotto il Governo a non tener conto del parere espresso in occasione dell’esame dello schema di decreto legislativo sulla nuova geografia giudiziaria. È questa la proposta che il Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, esporrà all’Ufficio di Presidenza di martedì prossimoannota il take della Asca. Eppur qualcosa si  muove, quantomeno, così pare.

Nella tarda mattinata di giovedì 6 settembre il deputato democratico Michele Bordo, poco dopo essere stato raggiunto da contatti con la segreteria cittadina dei piddini ha divulgato una nota nella quale annuncia di aver interrogato il Ministro Severino a proposito della elisione del Palazzo di Giustizia della nostra città dalla mappa delle realtà da salvare come indicato nel duplice sì emesso dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato.

“Il Governo deve spiegare alle comunità interessate per quale ragione ha cancellato il Tribunale di Lucera dalla geografia giudiziaria nonostante il parere diverso del Parlamento. il minimo che possa fare”.

“Le Commissioni Giustizia di Camera e Senato, a larghissima maggioranza, hanno invitato il Governo ad escludere dai tagli gli uffici giudiziari che operavano in territori ad alta densità criminale e mafiosa. Tra questi c’è il Tribunale di Lucera, che opera in un’area in cui vi è la presenza di organizzazioni criminali di stampo mafioso molto violente e pericolose, come dimostrato dagli atti di indagine delle Forze dell’Ordine e dalle inchieste condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari in collaborazione con la Procura della Repubblica di Lucera.
 
Questa è la motivazione che ha ‘salvato’ i Tribunali di Caltagirone, Sciacca, Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Cassino, ma non gli uffici giudiziari lucerini. Una scelta incomprensibile che il Governo ha il dovere di spiegare, come buon senso vorrebbe, e di correggere, per rispetto nei confronti del Parlamento.

Buon senso e rispetto, però, difettano al ministero della Giustizia visto che ieri nessuno ha ritenuto doveroso incontrare 20 sindaci arrivati a Roma per spiegare le ragioni del loro dissenso, tenendoli a 200 metri di distanza dall’ingresso degli uffici neanche fossero pericolosi manifestanti. Un episodio grave
che il Ministro farebbe bene a stigmatizzare chiedendo scusa ai rappresentanti delle istituzioni locali” ha rimarcato Bordo nel suo intervento.

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