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Luci della ribalta su Lucera, ma solo per eventi tragici e giudiziari

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E' una fotografia scattata alla crudele luce della realtà, quella realizzata dal nostro affezionato utente Mdf, ormai noto ai lettori per la rudezza con cui esprime le sue opinioni. Nessun abbellimento, nessuno 'sconto', i fatti vengono sviscerati così come sono e spesso sono analisi che fanno male, mettono, come si suol dire, il dito nella piaga e spesso ci spargono sale. Che questi esami servano a spronare le coscienze dei cittadini e di chi amministra Lucera, una città che per tutte le bellezze culturali e le intelligenze che possiede potrebbe davvero essere alla ribalta nazionale, ma non solo per le sue vicende giudiziarie!

Riceviamo e pubblichiamo

Lucera è una città asfittica, ferma, incapace di reagire e di stare al passo coi tempi, ovviamente ci sono cittadini attivi che, anche con l'ausilio di vari mezzi cercano di solleticare la sensibilità della massa e dei vari amministratori che dovrebbero indicarci delle linee guida per uno sviluppo ed un benessere collettivo.
La sensazione che tutto vada a rotoli, che nessuno dei nostri politici si dimostri capace di sottoporci delle novità ma soprattutto delle soluzioni ad annosi problemi, si sta stratificando nelle menti di ognuno e per conseguenza è evidente un certo lassismo e l'indifferenza generale verso i problemi quotidiani.
La città non ha referenti o rappresentanti dotati di capacità e carisma, viene dimostrato dai fatti, giorno per giorno, la sudditanza verso poteri forti al di là dei confini comunali, Lucera è destinata all'oblio, ognuno se ne ricorda solo quando c'è da attingere per interessi politici e privati, vedasi le brutture architettoniche fatte al nostro Anfiteatro dove non occorreva un architetto e manovalanza forestiera per realizzare quella specie di gradinata già deteriorata e incompatibile con il monumento stesso. Così come quello che si progetta per il castello, anche lì gente venuta da un altro pianeta, intende guadagnare storpiando il sito con acciaio e legno senza valenza storiografica, così tanto per far soldi, ma anche presso il convento di San Pasquale chissà quale altra grande invenzione architettonica si realizzerà.
Che dire dell'assenza di idee e programmi condivisi con la cittadinanza, si vedano le inefficienze ed il degrado generale, dal verde ormai sparuto ed incolto, agli accessi della città, alle strade tutte sconnesse, al dono profumato che ci obbligano a respirare, ad un nosocomio che è destinato a trasformarsi in ambulatorio, alle periferie che guadagneranno grandi marciapiedi e tanto cemento, alla inattendibilità delle comunicazioni sulla fine di lavori pubblici come la biblioteca, il museo, l'anfiteatro, la sala polivalente "bollenti spiriti", piazza della Repubblica, e tanto altro ancora.
Diventa triste poi, se ci si soffermasse sulla decadenza culturale e sociale, le cronache degli ultimi tempi hanno portato in auge a livello nazionale la nostra città solo per eventi tragici e giudiziari di corruzione e malaffare, la mancanza di sostegno a quel flebile alito di cultura viene sempre di più ad accentuarsi, l'incapacità di ragionare sulle priorità per una città che sprofonda sempre più giù.
L'incoerenza di tanti gruppi e associazioni che dovrebbe statuariamente occuparsi ed impegnarsi facendo fronte comune per stimolare attraverso una critica costruttiva e competente, fà sì che l'incuria del patrimonio artistico-architettonico venga alimentato dall'inerzia irresponsabile di chi ne dovrebbe supportare la tutela.
I giovani, ormai abbandonati a sè stessi, anche da genitori che hanno visto scalfiti ideali e valori, segni di un tempo ormai remoto, vivono alla giornata riversando disagi sociali nell'uso di alcool e droghe, negli ultimi anni è evidente il mutamento dei loro comportamenti, divenuti assai aggressivi e dominanti, ciò con grosse responsabilità delle classiche figure di riferimento come le istituzioni, dalla scuola ormai luogo d'obbligo per il riposo, ai servizi sociali, alle parrocchie, al mondo imprenditoriale ma anche terziario. Tutti questi non sono un sostegno nella crescita e formazione dei nostri ragazzi ma sono dei ripieghi inutili.
Demagogici convegni, conferenze ed altri momenti di confronto su argomenti di rilievo sociale, vengono spesso iniziati per mero scopo di lucro, allontanandosi da quello utile per la collettività che spesso non viene coinvolta a dovere. Perchè occuparsi di un problema senza l'interesse dell'intera collettività, salvo poi coinvolgerla in caso di sostegno? Questo è il compito di chi è preposto ad amministrare una collettività, estraendo da essa tutto quello che c'è di buono e incitando a fare meglio per crescere, trascinando tutti senza lasciare nessuno da solo.
Essere aperti ad orizzonti nuovi per un futuro migliore, creare aspettative e infondere coraggio e speranza, queste le doti di chi si mette a capo di tutti, altrimenti è bene lasciare fare ad altri.
Agli uomini di buona volontà la preghiera di non abbandonare questa meravigliosa città nelle mani di distruttori senza scrupoli, aiutiamoci!

MDF

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