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Eolico a Lucera, dopo gli scontri Tutolo-Dotoli, una questione tutta da charire

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Dopo le feste Patronali si torna ai problemi vivi della città di Lucera, ed è Antonio Chiella a evidenziare su uno dei punti critici in sospeso, quello del parco eolico.

Riceviamo e pubblichiamo

Spett.le Redazione,

in merito alle recenti polemiche insorte tra il Sindaco Dotoli e Antonio Tutolo, in relazione al parco eolico di San Giusto, vorrei avere l'opportunità di dire alcune brevissime cose, essendo anch'io (come tutti i cittadini di Lucera) tra i destinatari dell'informazione pubblica in materia ambientale.

Al fine di acquisire i vari pareri per rilascio dell’ Autorizzazione Unica a favore dell’impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile – eolico sito in località “San Giusto”, la Regione ha chiesto al Comune di Lucera di partecipare alla Conferenza di servizi fissata il 10 maggio 2010.
Quel giorno avrebbe dovuto presenziare un rappresentante legittimato dall’organo comunale competente, in grado di esprimere in modo vincolante la volontà del Comune di Lucera sull’impianto, sulle opere connesse, sulle infrastrutture.
In quel giorno doveva inoltre essere prodotta, per essere allegata al Verbale della Conferenza di servizi, un’apposita delega a favore dell’eventuale rappresentante legittimato.
Leggendo l’atto dirigenziale regionale che valuta “possibile adottare la determinazione di conclusione del procedimento con l’Autorizzazione Unica per la costruzione ed esercizio di: un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica costituito da 13 aerogeneratori della potenza elettrica di 26 MW, ubicato nel Comune di Lucera (Fg) - località “Borgo San Giusto”  […]”, mi preme evidenziare alcuni aspetti importanti.
L’ 8 giugno del 2010, il Comune di Lucera chiedeva alla Regione “l’anticipo via fax del verbale della Conferenza di Servizi svoltasi il 10.05.2010 nonché maggiori notizie sul progetto di cui trattasi”.
Ergo, il Comune non è stato certamente presente né alla Conferenza di servizi appositamente fissata dalla Regione in quella data, né verosimilmente a quella precedentemente fissata agli inizi di maggio del 2009!
Infatti è proprio la Regione che, in data 24 giugno 2010, ha trasmesso al Comune la seguente documentazione:
“1. la copia conforme del verbale della Conferenza di servizi del 07.05.2009
2. la copia conforme del verbale della Conferenza di servizi del 10.05.2010
3. la nota della Regione Puglia- Ufficio Regionale Espropri prot. n. 5060 del 07.05.2010”.
Con la stessa nota del 24 giugno del 2009, la Regione ha inoltre chiesto al Comune di Lucera di “[…] dichiarare, anche al fine di procedere all’iter espropriativo, la compatibilità/incompatibilità dell’intervento rispetto al vigente strumento urbanistico richiesto dall’Ufficio Regionale Espropri […]”
La cosa strana della vicenda che mi ha lasciato perplesso è quella che, in luogo del Comune di Lucera, è stata la Società SEA S.p.A. a trasmettere alla Regione la “copia della certificazione del Comune di Lucera espressa a seguito della presentazione del progetto definitivo attestante la conformità e compatibilità dell’impianto con espressione di parere favorevole alla realizzazione del progetto”.
La Regione che cosa ha fatto poi?
Acquisita ai propri atti d’Ufficio, “in data 03.06.2010”, la nota della Società SEA S.p.A. ha concluso l’iter, senza ottenere però una risposta del Comune di Lucera, riportando infatti, nell’Autorizzazione Unica, quanto segue:“pertanto si ritiene acquisito il parere del Comune di Lucera”.
Non mi sembra che, in quel caso, ci sia stata un reale partecipazione al procedimento.

Grazie.
Antonio Chiella

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