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Lucera come Carcassonne?

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Sara De Marco illustra l'incontro del 5 novembre una delle strutture espositive previste dal progetto

E’ ambizioso il progetto, tanto atteso e agognato, per restituire l’antico splendore al Castello di Lucera presentato, nel dettaglio, il 5 novembre al Teatro Garibaldi.
Erano presenti le più alte cariche istituzionali afferenti alla Soprintendenza per i Beni Culturali della Regione Puglia e i due architetti ideatori del progetto, Prof. Paolo Marconi dell’Università Roma Tre e Stefano Serpenti.
Il Prof. Marconi, esperto di recupero e restauro di monumenti antichi, ha illustrato, come esempio da seguire, le magnifiche imprese di Viollet Le Duc che ha reso il castello francese di Carcassonne uno dei siti medievali più visitati al mondo.
Riportare in vita il Palatium di Federico II potrebbe, dunque, non essere solo un bel sogno ma diventare realtà attraverso lo sfruttamento di finanziamenti oculati e l’utilizzo di materiali speciali quali un particolare tipo di legno adeguatamente trattato.
L’architetto Serpenti ha delineato, invece, i possibili scenari da realizzare nelle zone della grande cisterna e degli accampamenti militari: due ampi spazi espositivi per mostre permanenti e temporanee che potrebbero ospitare anche i magnifici mosaici di San Giusto.
Infine è stata prevista un’ampia riqualificazione dell’intera zona antistante il ponte levatoio e la zona delle mura che affacciano verso la città.
La Prof.ssa Calò Mariani ha concluso con un intervento sugli studi dell’Haseloff. La produzione grafica e fotografica dello studioso potrebbe essere ospitata in una mostra proprio all’interno dei nuovi spazi espositivi.
L’anno 2014 è stato indicato come possibile termine degli imponenti lavori di recupero e restauro.
Studio9Tv ha realizzato un breve reportage del convegno.

Eleonora Zaccaria

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