Tutta la città è col fiato sospeso, si fa per dire, in attesa di una decisione ormai irreversibile. Si dimetterà veramente il sindaco Tutolo per candidarsi alla Regione Puglia? E quando lo farà? E di noi che ne sarà? I più dalle parti di Piazza Pulita sono ormai immalinconiti e rassegnati a perdere il loro Idolo.

Un passo d'addio amaro questo di Tutolo, alla luce di quanto è accaduto nell'ultima riunione del Consiglio comunale-bilancio approvato con la minoranza già via, dove le dichiarazioni di Fabrizio Abate hanno fatto scalpore, allarmato dal rischio di essere il solo capro espiatorio per il dissesto delle casse municipali.

Insomma a rimanere col cerino in mano Abate proprio non ci sta. Anche perchè, dopo che tutto faceva pensare che sarebbe stato lui il candidato sindaco, si è visto scavalcato da Giuseppe Pitta grazie al gioco delle tre carte orchestrato da Tutolo, per schivare il rischio Pitta al seggio regionale.

Il risultato è che il Movimento è allo sfascio, con consigliere e assessori che cercano vie d'uscite e approdi ovunque.Senza badare fare troppo i difficili.

Certo, alle prossime comunali di settembre, per il Movimento non sarà una passeggiata come le volte precedenti. Anche se Giuseppe Pitta è uno che i voti non deve andare a cercarli col lanternino e sarà comunque un osso duro…soprattutto per un centro destra ancora al palo.

E tuttavia, l'attuale sindaco questa mano avrebbe potuto giocarla diversamente, anzichè in extremis, tenendo ancora tutti sulla corda. Poichè la sua ambizione regionale non gli è frullata in mente di recente, ma sono mesi che ci pensa, avrebbe dovuto- così agisce un politico accorto- preparare la successione, ben sapendo che Pitta non avrebbe rinunciato a candidarsi alla Regione, se non per una contropartita allettante, cioè la candidatura a sindaco alle elezioni di settembre.

Ma il fondatore del Movimento ha preferito muoversi in maniera diversa, eppure, i mal di pancia dal di dentro, si avvertivano da tempo. Ora, le gatte da pelare sono tante…e solo un dietrofront clamoroso di Tutolo rimetterebbe insieme i cocci.

Mai dire mai.

Gianfranco Sammartino