Dal 13 al 19 aprile si terrà, presso i locali di Piazza Nocelli, la personale di Giacomo De Troia intitolata – (…) sul Teatro della vita-.
In esposizione 25 opere che mettono in scena, attraverso l-uso del clown, della maschera, dunque del teatro, le situazioni del mondo reale, mostrate attraverso il medium del pagliaccio che denuncia la drammaticità d-alcune situazioni ma, allo stesso tempo, ha proprio la funzione di sdrammatizzare, aiutato dai colori accesi che donano uno slancio vitale, uno stimolo a reagire.
Una figura, quella del clown, non per fuggire la realtà evadendo in un luogo di fantasia, ma un veicolo di denuncia e insieme compartecipazione alle dolorose esperienze dell-umanità.
L-artista, autodidatta, ha quasi da subito intrapreso la strada del suo personalissimo stile che è stato definito un pò cubista, per via della costruzione dei piani intricati, un pò surrealista per l-atmosfera sospesa delle opere; uno stile e una poetica che sono nati dal bisogno di riflessione sul mondo, dall-essersi reso conto che molti dei valori che formavano le coscienze venivano, e vengono, messi da parte per ideali più frivoli e vuoti.
Comincia nel-95 a dedicarsi completamente alla pittura e, attraverso dei viaggi conoscerà altri artisti, alcuni dei quali lo spingeranno ad insistere nel suo personale linguaggio. Fissato lo stile però ancora oggi continua a crescere tecnicamente, modificando nel tempo l-uso del colore che si è fatto sempre più vivo e corposo, tanto che alcuni lo scambiano per colore ad olio, De Troia invece usa l-acrilico, all-inizio molto più riconoscibile perché diluito, oggi invece usato in modo pastoso, quasi lievemente materico, ed ovviamente condizionato dallo stato d-animo che intende trasmettere all-osservatore e dal suo personale nel momento della creazione.
Un-artista ormai noto a livello locale che ha esposto anche fuori delle nostre zone (per maggiori informazioni su critica, biografia, mostre ecc visitate il sito www.giacomodetroia.com); un pittore che tende sempre a crescere, che trovato il suo stile non si è fermato su di esso ma ha cercato e cerca di migliorarlo continuamente.
VEDI ALCUNE DELLE OPERE ESPOSTE NELLA GALLERIA
Berenice Di Matto
