Agnese Berardini dichiara: -Ringrazio la Facoltà di Giurisprudenza e la prof.ssa Campanale per l-invito, che mi darà la possibilità di dialogare con gli studenti sulla discriminazione di genere e sulle tante facce del relativismo culturale.   Come sapete, lo scorso 8 marzo ho proposto ai cittadini di Capitanata una riflessione sulla Giornata Internazionale delle Donne partendo da un cineforum proprio su Moolaadè, per sottolineare la necessità di rompere il silenzio sugli stereotipi ed i pregiudizi che circondano la donna non solo in società culturalmente distanti da quella occidentale. Amnesty International da oltre quindici anni ha preso una posizione dichiaratamente contraria alle mutilazioni dei genitali femminili, in quanto esse sono una grave violazione dei diritti delle donne e una vera e propria forma di tortura, che numerose dichiarazioni e convenzioni internazionali condannano. Uno degli obiettivi della Campagna di Amnesty  Mai più violenza sulle donne a livello nazionale è stato raggiunto con l-approvazione di una legge entrata in vigore all-inizio dello scorso (legge n. 7 del 9 gennaio 2006), che vieta esplicitamente le mutilazioni genitali femminili in Italia. Nella mia relazione mi soffermerò anche sulla necessità di una normativa in tal senso e sugli altri aspetti di una strategia onnicomprensiva per lo sradicamento di questa terribile pratica-.