Lucera, 02 Maggio 2024

Mensa scolastica: Genitori chiedono soluzioni alternative all”attuale menù

riceviamo e pubblichiamo:

Siamo un gruppo di genitori di tutte le scuole del primo ciclo che quotidianamente usufruiscono del servizio mensa gestito dal Comune di Lucera. 

Prima di entrare nel merito del problema è opportuno precisare che una percentuale di dissenso rispetto al servizio erogato è abbastanza fisiologico,  considerato che le abitudini alimentari risentono di tantissimi fattori.

Mai però come quest’anno il servizio è stato travolto da tantissime polemiche a causa di un menù abbastanza discutibile non tanto per la qualità dei prodotti utilizzati, che sono migliorati rispetto agli anni passati, quanto per gli abbinamenti di primo, secondo e contorno che spesso producono rifiuti quasi collettivi da parte degli alunni.  

è il caso, per esempio, dei giorni in cui sono abbinati un primo e un secondo piatto composti da verdure: in questi casi il rifiuto è quasi totale.

Per non parlare dell’inserimento nel menù, rivolto anche a bambini dell’Infanzia dai tre a sei anni, di un trancio di pizza che arriva freddo sulla tavola e che le dispensatrici e le maestre, per evitare rischi di soffocamento, sono costrette a tagliare a pezzettini fino a ridurli quasi in briciole.   

Un altro caso  per esempio della pasta con passato di ceci accompagnata da un secondo piatto di verdure miste gradinate, oppure della pasta con crema di carote con polpette di lenticchie come secondo piatto. 

Il paradosso è costituto dal fatto che una delle cose più gradite, pasta e pomodoro, che ha un indice di gradimento altissimo viene servita solo due volte al mese. 

Partiamo da due considerazioni: la prima è che la mensa scolastica costituisce un momento di importante condivisione per gli alunni, la seconda è che rappresenta anche una significativa occasione per promuovere una corretta educazione alimentare. Questo, però, non può tradursi in scelte che prescindono completamente dai gusti dei bambini, che ormai vivono il tempo mensa come un momento non piacevole.

Stando così le cose è consuetudine che i bambini consumino meno della metà del pasto servito in refettorio con tutto ciò che questo comporta, ossia affrontare il resto della giornata scolastica quasi a digiuno e produrre un grande spreco di alimenti ogni giorno. 

A tutto questo si aggiunge il costo mensile dei buoni mensa per noi genitori e le lamentele dei bambini all’uscita di scuola che sono affamati.

Siamo perfettamente consapevoli che il disservizio deriva da precise direttive dell’ASL e che il Comune è vincolato a questi limiti nella definizione del bando.

Siamo però convinti che nonostante tutto qualcosa si può fare per migliorare la situazione.

Si potrebbe cominciare a valutare costantemente il servizio offerto presso le mense delle scuole cittadine per consentire l’identificazione e la rapida risoluzione di ogni eventuale problema legato agli alimenti che non sono graditi dagli alunni. Su base regolare si dovrebbero raccogliere (ad esempio mediante questionari) opinioni e suggerimenti e tenere traccia dei cibi che non sono graditi, cercando di soddisfare almeno una parte delle richieste.

Sulla base dei dati raccolti, nel quadro dei limiti posti dalla normativa vigente, incaricare un nutrizionista di parte, così come hanno fatto altri comuni della provincia di Foggia, per formulare all’ ASL  una soluzione alternativa all’attuale menù, che purtroppo sta generando tantissimi problemi.

Considerato che l’attuale servizio mensa avrà durata triennale e che i problemi esposti si potrebbero ripresentare anche il prossimo anno, chiediamo al Comune di Lucera di considerare quanto proposto e di attivarsi per una rapida soluzione del problema.  

In caso contrario saremo costretti a ritirare i nostri bambini dal servizio mensa.

 

Un gruppo di genitori dei tre istituti comprensivi della città.

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