Dopo le ultime tragedie in così breve tempo che hanno segnato la nostra città, una poesia dedicata alle giovani vite spezzate.
I giovani hanno sempre un sacco di fretta,
sembra che il loro tempo sia un passo avanti a loro,
che gli ostacoli si spostino,
che il loro passo diventi una danza
frenetica e allegra.
Pare che mordano i problemi,
che alzino il volume della musica per ascoltarsi un po' meno,
che cantino a squarciagola nelle loro stanze e che si vestino ad occhi chiusi avanti lo specchio.
Le stelle gli fanno compagnia,
e i fiori vogliono fargli da splendido contorno.
Certe volte vince quel contorno.
In alcuni casi perdi il braccio di ferro contro il mondo.
E dopo tanto rumore ti sembra di sentire solo un vuoto profondo.
Ma io ci credo all'oltre,
e all'esistenza sottosopra
e a quel che resta nel cuore
malgrado l'assenza.
E li vedo ancora.
Tutti quei giovani lì,
a riprendere fiato,
lontano da qui.
Colagrossi Maria
