Lucera, 06 Maggio 2024

Sulla giustizia Pitta richiama la politica nazionale al senso del dovere

 
 
di Costantino Montuori 
 
"Quella dell'altro giorno è l'ennesima oscura pagina di un libro che ha per nome quello di criminalità". 
 
Pensieri e parole di Giuseppe Pitta, avvocato nonché Sindaco di Lucera. Li ha esternati al 'web journal' 'L'Immediato' in seguito all'omicidio, intervenuto l'11 luglio a Foggia, di un 36enne addetto ad un autolavaggio. 
 
Un accadimento di cronaca, questo, che ha riportato la Capitanata all'attenzione dei 'media' nazionali in veste marcatamente negativa. 
 
"Si tratta del terzo assassinio in città dall'inizio dell'anno. Secondo recenti classifiche Foggia si piazza al secondo posto in Italia per delitti irrisolti", rimarca in proposito il Tgr Puglia. 
 
"È trascorsa poco meno di una settimana da quando, assieme al Presidente dell'Associazione Territoriale Forense di Capitanata, Giuseppe Agnusdei, al Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito ed al Presidente dell'Ente Provincia, Nicola Gatta, si discuteva di come arginare il fenomeno mafioso in questa terra così martoriata", rammenta l'inquilino di palazzo Mozzagrugno. 
 
"Oggi siamo, di nuovo, a commentare un fatto di sangue e a richiedere il pronto intervento dello Stato, i cui rappresentanti hanno il dovere morale di supportare noi amministratori nel tentativo di reprimere sul nascere ogni forma di criminalità", prosegue. 
 
SERIA REPRIMENDA PER LA POLITICA NOSTRANA
 
"Spiace dover ammettere – così come feci nel mio intervento al convegno 'Emergenza Giustizia' – che l'assenza, in quella sede, dei nostri Deputati, Senatori ed Europarlamentari, non ha di certo offerto alcuna rassicurazione a chi per spirito di servizio, come me, ha deciso di occuparsi della cosa pubblica", incalza ancora il primo cittadino. 
 
RICHIESTE PER IL MINISTERO DELL'INTERNO
 
“È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Le persone perbene ed i tanti lavoratori di questa terra chiedono risposte". 
 
"È tempo che la politica faccia la sua parte. Pertanto, credo sia il caso di invocare un tempestivo intervento del Viminale per efficientare ed ampliare la macchina dello Stato e del Ministero della Giustizia", argomenta il giovane amministratore lucerino. 
 
Secondo Pitta bisogna "ridare fisicità allo Stato stesso mediante la riapertura dei presidi giudiziari soppressi e l'ampliamento dell'offerta di Giustizia con l'apertura di nuovi, come una sede distaccata di Corte d'Appello con annessa la DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e la DDA (Direzione Distrettuale Antimafia altrimenti definita Procura Antimafia, ndr)".
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