Partendo da una normalissima gita di Pasquetta al Parco Archeologico di Castel Fiorentino, proviamo ad unire storia, leggenda e natura?il risultato potrebbe essere davvero sorprendente!
La Storia
Baluardo dei Bizantini nell-XI secolo, contea Normanna nell-XII, nel XIII secolo parte del demanio degli Svevi, feudo sotto la dominazione degli Angioini, la città di Fiorentino è nota per essere stato il luogo dove il 13 dicembre 1250 morì l-Imperatore Federico II.
Nel 1300 iniziò la spoliazione del sito fino a produrne la sua totale rovina.
Tra i materiali asportati fu inclusa una grande lastra di marmo, reimpiegata come piano dell-altare maggiore nella Cattedrale di Lucera, che presumibilmente era stata la mensa dell-Imperatore.
I recenti scavi archeologici (1982-1992), condotti dall-Università di Bari e dall-Ecole Française di Roma, hanno evidenziato elementi che fanno pensare a Fiorentino come una sede importante, una vera e propria cittadella con una cattedrale, una zona urbana e, nella parte ovest, la domus dell-Imperatore.
La Leggenda
Agli inizia del dicembre 1250, l-Imperatore, durante una battuta di caccia nelle campagne della Capitanata, fu colto da un violento attacco di dissenteria.
Le sue gravi condizioni non gli permisero di rientrare nella reggia di Foggia e si decise di ricoverarlo a Castel Fiorentino, la più vicina residenza imperiale.
Durante il suo male, Federico fu spesso colto da perdita di conoscenza e in uno dei rari momenti di lucidità, aveva appreso di trovarsi nella sua domus di Fiorentino e che il suo letto era stato collocato contro una porta murata con battenti in ferro da cui, tempo addietro, si accedeva ad una delle torri del castello.
Nell-apprendere questo particolare, alla mente di Federico sovvenne immediatamente la profezia dell-astrologo di corte Michele Scoto: -…morirete vicino la porta di ferro, in un luogo il cui nome sarà formato dalla parola fiore…-.
La Natura
Le pendici e l-intera altura che ospita il Parco Archeologico di Castel Fiorentino sono ricoperte dagli Asfodeli.
Trattasi di una pianta che predilige i prati soleggiati e invade i terreni soggetti a pascolo eccessivo, perché le foglie appuntite vengono risparmiate dal bestiame.
I fiori che sbocciano tra marzo e giugno, sono bianchi e formano una sorta di grappolo a spiga.
Per Omero, nell-Odissea, l-Asfodelo è la pianta degli Inferi.
Per gli antichi Greci il Regno dei Morti era suddiviso in tre parti: il Tartaro per gli empi, i Campi Elisi per i buoni, ed infine i prati di Asfodeli per quelli che in vita non erano stati né buoni né cattivi.
Per tutte queste credenze, ed altre ancora, i Greci usavano piantare asfodeli sulle tombe, considerando i prati di Asfodeli il soggiorno dei morti.
Fiorentino: il luogo dove è morto uno dei più grandi ed illuminati Imperatori della storia che reca nel suo nome la parola fiore, circondato da un prato di piante la cui tradizione è legata al mondo dell-Aldilà.
Eleonora Zaccaria