Lucera, 03 Maggio 2024

Tradizioni pasquali, la lavanda dei piedi (parte II)

La lavanda dei piedi, durante la messa nella Cena del Signore  ricorda quell-episodio  e lo rinnova  esprimendo simbolicamente il dovere di vivere nel servizio degli altri,
Nella messa in Coena Domini, al canto del Gloria, le campane, simbolo di vita e resurrezione, vengono suonate a distesa, poi taceranno fino alla veglia pasquale tra il sabato santo e la domenica della Resurrezione. Comincia il tempo della Passione in cui si rievoca il tradimento, la cattura, e la crocifissione del Cristo: la sua morte espiatrice. Ma questa morte è solo un -passaggio- verso la Resurrezione; come  il sole all-equinozio è crocifisso nel punto equinoziale per risorgere nella parte superiore dello zodiaco, così il Cristo è crocifisso  al centro del cosmo per risorgere e poi ascendere al cielo.
Questo passaggio è simboleggiato nella Via Crucis, del venerdì santo, che consiste nel passare processionalmente e nel meditare dinanzi ad una serie di croci accompagnate dalle immagini raffiguranti gli episodi della Passione.
Parallelamente alla Via Crucis, si svolgono, il venerdì santo, processioni teatralizzate, sacre rappresentazioni e riti di penitenza, come le flagellazioni, in cui scorre il sangue dei penitenti ad imitazione dl Cristo flagellato e crocifisso. I fautori della desacralizzazione della società irridono a queste usanze che giudicano funebri e masochistiche, non comprendendo che non sono solo memoriale della Passione ma, anche, meditazione sul mistero della morte vissuta, non come conclusione senza speranza dell-esistenza, ma come passaggio tragico verso la nuova -vita-.
La sera del sabato santo comincia l-ultimo giorno del triduo pasquale. La veglia comincia con l-accensione e la benedizione del fuoco nuovo, simbolo del Cristo risorto (rito che rammenta quello romano della riaccensione primaverile del fuoco della dea Vesta), e con l-accensione, al nuovo fuoco, del cero pasquale.
Il cero acceso simboleggia il Cristo risorto e la sua fiamma perdurerà sino alla Pentecoste. Dopo il -Lucernario- segue la liturgia della parola (interrotta il giovedì santo) in cui vengono proposte nove letture: sette dall-Antico Testamento e due dal Nuovo.
La veglia si conclude con la messa pasquale cui seguirà, al mattino, quella della domenica della Resurrezione.


Nando Carrescia by Cattabiani


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