Pubblichiamo una (forse) inedita fotografia del grande pittore lucerino Giuseppe Ar (1898-1956):  E- in compagnia di un suo amico, tale De Troia (a sinistra), di cui non siamo riusciti a sapere di più. Alle loro spalle, è chiaramente visibile il castello federiciano, uno sfondo riteniamo ripreso non a caso, dato che don Peppino, come lo chiamavano gli amici, aveva ben presente l-importanza  e il valore dell-ambiente e dei suoi contorni, essendo un pittore di valenza nazionale ed internazionale, appassionato nel riproporre col pennello proprio quegli ambiti che ricoltivano la identità vera delle persone e dei paesaggi. Quelle mura riprese dall-obiettivo in bianco e nero dell-epoca  ci fanno ricordare anche l-amore di Ar per la  propria terra, per la -sua- Lucera, da cui non volle staccarsi, neppure quando divenne un artista di fama mondiale nella titolata e decantata Roma. Provò ad allontanarsi (1925), ma, come si dice, il richiamo della foresta fu più forte di lui. I suoi quadri sono di una straordinaria bellezza (chi ce l-ha se li tiene ben stretti!), non solo per la manifesta bravura dell-artista, ma anche per quel calore che le immagini promanano, immagini che sempre vengono ricondotte alla sua radice di uomo del profondo Sud.
 Forse non tutto è stato detto e scritto su questa figura, che andrebbe riproposta soprattutto ai giovani, per esaltare la sua grandezza di artista e, nel contempo, la sua appartenenza ad una città che forse lo ha tradito, ma che lui non ha tradito.  Bene ha fatto l-allora Sindaco Peppino Labbate a far sistemare i suoi resti in una posizione quasi monumentale all-ingresso del nostro cimitero, insieme al grande maestro della musica che è stato Silvio Mancini.  Ma questa è storia da?..morti, direbbe il grande Totò! Noi vorremmo un-altra storia. Quella di veder ricordato Peppino Ar da vivo, attraverso quei suoi slanci pittorici che lo hanno consacrato artista di grandissimo talento, una artista delle nostra Lucera, che egli ha sempre onorato con grande passione. La foto ci è stata fornita da Tonino Di Giovine, che solitamente ci passa immagini di prima mano di personaggi della vecchia Lucera, essendo lui stesso un innamorato delle cose del tempo passato.  Una vecchia e nobile Lucera che torna e ritorna nella menti di quanti l-hanno amata e la amano. Nonostante tutto!