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Le feste patronali e le rievocazioni storiche hanno dato lustro alla città




E' indubbio che Agosto ha portato bene alla nostra città.
Il Torneo delle Chiavi e il Corteo Storico prima, le feste patronali dopo hanno fornito ai lucerini e a chi è venuto da fuori un'immagine diversa e, forse, nuova di Lucera.
Come ha più volte sostenuto il Vescovo di Lucera-Troia, mons. Giuseppe Giuliano (per lui, è stata la prima volta come Vescovo), "Abbiamo dato prova di ciò che siamo capaci di fare", quando, aggiungiamo noi, ci mettiamo insieme e perseguiamo un obiettivo comune. Ciò è successo proprio nel momento più duro e difficile, allorquando per le Feste patronali non c'erano nè un Comitato Ufficiale, nè i tempi e nemmeno i soldi per organizzare a dovere il tutto e allorquando per le rievocazioni storiche del Torneo e del Corteo si era ancora in altomare.
E, invece, ecco l'invenzione della Delegazione Vescovile, che ha saputo coinvolgere la cittadinanza nella raccolta dei fondi, avvenuta grazie al fatto che fossero gli stessi lucerini a portare il proprio contributo economico, recandosi direttamente e personalmente presso la sede della stessa Delegazione presso la sala "Giorgio La Pira" in Piazza Duomo. Ha avuto successo anche perché è stata condotta una doverosa ed intelligente opera di trasparenza con continui aggiornamenti sulla somma di volta in volta raggiunta e utile allo scopo: cosa, a dir il vero, mai successa prima con le precedenti gestioni e accolta con grande favore ed apprezzamento da tutti.
Altra mossa azzeccata: separare le competenze per cui alla Delegazione sono stati affidati i fuochi pirotecnici, tutto il cerimoniale religioso, le luminarie e l'accompagnamento musicale delle bande; all'Amministrazione Comunale l'organizzazione degli spettacoli musicali del 15 (con i "Cantori di Carpino" ed Eugenio Bennato) e del 16 agosto (con il gruppo rock della Premiata Forneria Marconi). Ciò ha permesso sicuramente che sul piano economico l'onere fosse distribhuito tra i due enti cittadini, ma anche che fosse accolta l'idea che "la festa è di tutti, che non è compito solo di un gruppetto di persone e basta ma lo è della Diocesi, dell'Amministrazione Comunale, della città intera". Questo obiettivo è stato raggiunto come ha dichiarato il 14 agosto Francesco Caliano, Coordinatore della Delegazione Vescovile.
Mosse azzeccate ed obiettivo centrato, dunque.
La stessa cosa è successa per il Torneo delle Chiavi e del Corteo Storico. Anzi, se vogliamo, lo è stato ancora più evidente.
E' qui, infatti, che l'entusiasmo generale, la voglia di esserci, la partecipazione e il coinvolgimento personale e di gruppo sono stati ancora più palpabili, sentiti e manifesti. Voler riportare in auge i giochi medioevali del Torneo delle Chiavi, riportando in essere le cinque porte della città e relativi rioni, facendo perno sul senso di appartenenza e sul coinvolgimento attivo e gratuito ha fatto una meravigliosa presa su tantissimi cittadini e soprattutto su molti giovani.
Questi hanno trovato in ciò un modo per sentirsi concretamente coinvolti e parte di un'identità storica e culturale che sembrava ormai spenta.
E così in manco due mesi abiti, stendardi, vessilli hanno preso forma grazie all'opera di sarte, ragazzi e adulti che si sono letteralmente tuffati in quest'atmosfera generale di riscoperta e di rinascita della città.
Crediamo che proprio questo è il "miracolo" che ha registrato quest'anno la nostra Lucera: finalmente qualcosa si è mosso, finalmente ci siamo, finalmente Lucera ha vinto!

Luigi Salome

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