Lucera, 02 Maggio 2024

† san francesco d'assisi pastore e martire

Mostra personale di pittura all’ANMIG di Foggia di Anna Delle Noci

Il giorno 13 aprile 2024, l’ANMIG di Foggia, l’Associazione Nazionale dei Mutilati e Invalidi di Guerra, nella persona della Presidente, Maria Antonietta Tella, trovando pienamente consono alle sue finalità di promuovere qualunque iniziativa possa valere come antidoto alla guerra e alla ‘guerra’ della malevolenza umana, ha ospitato la Mostra pittorica dal titolo, ‘Tra Mito e Sogno’, di Anna Delle Noci. Un nome che è ormai noto, diffuso a livello nazionale ed estero, che rimanda ad una singolare e straordinaria persona, poliedrica nella sua espressività artistica, in particolare, di quella poetica e pittorica. Cresciuta alla scuola del pittore Francesco Paolo Delle Noci, suo fratello, artista di livello internazionale, sente sin da piccola la passione per l’arte, una vocazione che cura, approfondisce ed espande a servizio di una società umana caduca e fragile perchè non avverta il male e il dolore di questa terra come destino insopportabile, ma si apra a quell’ ‘oltre’ che si può raffigurare nel ‘sogno’.

I numerosi e rilevanti riconoscimenti ‐ difficile elencarli tutti ‐ che le sono stati attestati in Italia e all’estero ‐ costituiscono il riscontro della pregevolezza della sua arte e l’opportunità assoluta che sia diffusa , come l’ANMIG ha fatto. Nel corso della presentazione dei lavori, personalmente l’Autrice ha illustrato ogni singola opera nella sua composizione e nella valorizzazione simbolica, ascoltata con passione e attenzione dal folto pubblico, interessato e partecipe. Proviamo a percorrere con qualche sosta questo viaggio, come per il dipinto ‘Introduzione al sogno’. Commenta l’artista stessa, è ‘…. il dipinto che rappresenta l’anello di congiunzione tra MITO e SOGNO.
Sono sempre stata una grande sognatrice, anche ad occhi aperti e, come dice una canzone…’i sogni son desideri racchiusi in fondo al cuore’. Io sogno il mondo che vorrei e poi cerco di trasformarlo in un dipinto’. Le presentazioni vengono, alcune, intervallate con l’accentuazione musicale apportata con chitarra e voce dal musicista e cantautore, Ruggiero Balducci, ben contestualizzandosi al tema della poesia e ottimamente interpretando. Qui suona e canta, ‘Ho imparato a sognare’. Diverse altre personalità si erano già soffermate sull’operato di Anna Delle Noci, come la scrittrice e poetessa, Maria Teresa Infante, che interpretava l’intento dell’autrice come un dimezzare la distanza tra cielo e terra allo scopo di raggiungere un risveglio individuale e universale. Un simbolo della vittoria della Luce sul buio si evince dall’uso dei soli colori vivi che caratterizzano ogni dipinto, sempre privo del nero.Così, pure, dice la Infante, è significativa la geometria delle forme che balza subito agli occhi, in cui regna una morbidezza delle linee, spirali d’eleganza e leggiadria. Una pittura, come riportava il dr. Giulio Venezia, Art Director Indipendent, che attinge alla realtà animata del colore e colta nel momento più vero in cui l’essere umano e le emozioni fanno da protagonisti.

In un altro dipinto, La Nuova Vita, si evidenzia che la speranza non è un’utopia. Una parentesi può aprirsi soffermandoci sui dipinti coi quali l’autrice, con la sua sensibilità, non ci fa dimenticare la tragedia di Auschuitz…, dove quegli angeli che salgono sono un volo di libertà. Il bambino appena nato, dunque, è un fiore che sboccia ed entra nel mistero della vita. La maternità è il segno centrale della identità della donna e la proiezione del nuovo che è da cercare e da sperare nella vita.
All’illustrazione del dipinto, come anche per alcuni altri lavori, si affianca la declamazione raffinata della interprete teatrale, Stella Fonte, dando impulso ed emozione ai temi trattati. Va ricordato che la prima a scrivere di Anna Delle Noci, e contribuire decisamente alla sua conoscenza, è la critica d’arte, poetessa e scrittrice, Anna Scilla, che ci ha lasciati e che scriveva ‐ prospettando in tal modo che i dipinti e le
poesie della Nostra ci accompagneranno sempre ‐ che…..’nell’ultimo gemito agonizzante del mondo, troveremo i colori radiosi delle sue tele ad attenderci oltre il buio della notte. L’incontro si concludeva con i saluti finali della Presidente che esortava i presenti a percorrere questo particolare viaggio della vita, che l’arte di Anna Delle Noci prospetta, per stabilizzare tutti su una distesa esistenziale marcata da sentimenti di pacificazione e di unità.

 

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