Lucera, 01 Maggio 2024

† san francesco d'assisi pastore e martire

Albero di Gaza, la poesia di Michele Di Gioia

ALBErO DI GAZA
Lasciami così,
spoglio e grigio di cenere,
affamato e nel panico del nulla.
A che serve, dimmi,
a che servirà mai tornare
smagliante di verde, se tutto vermiglia
di sangue e lacrime, 
sui rami bombardati della città?
Lasciami così, indegno di gemme,
rimprovero di distruzione e morte,
come un perchè inspiegabile,
come un silenzio da sfogliare 
quando la notte non vuole passare.
Lasciami così – lo voglio! – 
nudo e malfamato come quel bimbo 
che non potrà più
ridacchiare alla mia ombra di foglie e fiori e frutti:
dorme nelle braccia di Morte, 
più pacifica degli assassini di Umanità.
Lasciami così,
finchè sul volto di Gaza non tornerà, 
non solo per me,
la tua speranza, Primavera.
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