Lucera, 02 Maggio 2024

A tu per tu con Francesca Di Maggio. La giovane attrice lucerina si racconta

Francesca Di Maggio, giovane attrice del cinema italiano e di serie e film per la televisione, si racconta in una intervista a Lucerabynight.

 

Ciao Francesca, grazie per avere accettato questa intervista. Raccontaci un po’ di te, come ti sei avvicinata alla recitazione?

 

Sin da piccola amavo guardare i film; quando ho visto “Il cliente” ho pensato di diventare avvocato, quando ho visto Jurassic Park volevo fare la paleontologa, quando ho visto “Storia di una capinera” ho pensato di farmi suora. Poi ho capito che facendo l’attrice avrei potuto fare qualsiasi cosa! Sono andata a Roma e mi sono iscritta a una piccola scuola di recitazione prima di iscrivermi all’Actor’s Planet e Studio Cinema.

 

Hai  studiato recitazione all’Actor’s Planet di Rossella Izzo, quali sono i  ricordi più significativi di quel periodo?

 

Di quel periodo mi è piaciuto tutto, in particolare quando abbiamo messo in scena “Romeo e Giulietta”. I docenti erano tutti molto preparati e mi hanno fatto scoprire molte cose di me che non conoscevo.

 

Cinema,  serie tv e teatro, dove ti trovi più a tuo agio? 

 

Ho poca esperienza con il teatro, con cinema e fiction mi sento a mio agio soprattutto se c’è un bel gruppo coeso e una bella atmosfera. Se proprio dovessi scegliere direi cinema… C’è più magia!

 

Nella fiction “La Vita Promessa” hai interpretato  Maria,  Quanto c’è di te nel personaggio? 

 

Quando ho girato la vita promessa mi sentivo molto vicina al personaggio perché ero molto più sognatrice (l’amore, l’America, la speranza). Oggi sono un po’ cambiata.

 

Hai un ruolo in particolare che vorresti interpretare? 

 

Mi piacerebbe interpretare il ruolo di una donna forte dal passato difficile, in cerca di riscatto. Comunque il mio amore per i personaggi d’epoca resta.

 

Quanto sei perfezionista nel tuo lavoro?

 

Molto perfezionista, mi preparo molto, ma alla fine non mi piaccio mai 🙂

 

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

 

Ho diversi sogni ma se li dico poi non si avverano 🙂

 

Che legame hai con Lucera ?

 

Sono stata via da Lucera solo per brevi periodi, per studiare e per lavorare. A volte ho pensato di andare via ma alla fine ho sempre scelto di restare. Qui c’è tutto quello di cui ho bisogno. Molte volte mi è stato consigliato di trasferirmi a Roma per vivere maggiormente l’ambiente del cinema e della tv, di frequentare la “gente che conta” e di tessere relazioni che potrebbero aiutarmi nel mio lavoro… Ma questa cosa non mi appartiene affatto. Preferisco stare a Lucera; qui ho un ottimo rapporto con le persone e mi sento molto amata. E poi ci sono i randagi della città che tutti i giorni mi aspettano! A proposito, a Lucera ci sono molti volontari che si occupano di cani e gatti che vivono nei quartieri della nostra città; sarebbe bello che ognuno di noi facesse qualcosa per aiutare gli animali in difficolta.

 

Francesca dicci il tuo peggior difetto?

 

Spesso faccio gaffe!

 

Il tuo pregio? 

 

Credo di essere una persona molto empatica.

 

Hai vinto il premio come migliore attrice nel cortometraggio “Come un animale”, quanto ti rende orgogliosa?

 

Questo corto mi ha regalato tre premi come miglior attrice e questo mi rende molto orgogliosa perché “Come un animale” è un piccolo grande corto che è stato prodotto dall’associazione Effetto Kulešov di cui faccio parte insieme al regista Antonio Petruccelli, a Umberto Mentana, sceneggiatore e autore di saggi sul cinema e alla mia amica Giovanna Scarafino. Fare un corto senza budget è una vera sfida. Nei festival incontri altri bellissimi lavori con importanti produzioni alle spalle, pertanto affermarsi in un festival è sempre una grandissima soddisfazione.

 

Domanda di rito per concludere: Progetti per il futuro?

 

A breve mi vedrete ne “I bastardi di pizzofalcone”. Per quanto riguarda il futuro nulla è certo; ci sono tanti ostacoli per arrivare ad ottenere una parte: in primis la difficolta che molti attori si trovano a fronteggiare è l’impossibilità di accedere a molti provini. Detto tra noi, la “gente che conta”, di cui sopra, ha ancora un certo peso nel cinema e nella tv italiana (scherzo… ma non troppo) 😉

 

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