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Voglia di mettersi in gioco per Lucera 2026

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Voglia di mettersi in gioco per “Lucera 2026”. Memoria, sensibilità culturale, processo partecipativo e condiviso al centro del 3° appuntamento di Lucera Secondo Me – I Giovedì della Capitale.

Si chiude una settimana importante per “Lucera 2026”, fatta di incontri, presentazioni e grande voglia di mettersi in gioco. Dopo la trasferta all’80a Mostra del Cinema di Venezia con “Mònde - Festa del Cinema sui Cammini” e la sottoscrizione del “Manifesto dei Borghi per la Cultura” da parte di  tutti i sindaci dei Monti Dauni, tutti i già sindaci di Lucera ed i sindaci delle città pugliesi candidate a Capitale italiana della cultura Bari, Taranto, Bitonto, Mesagne e Monte Sant’Angelo, il 7 settembre c’è stato il 3° appuntamento di Lucera Secondo Me – I Giovedì della Capitale.
Ancora una volta le cittadine e i cittadini hanno partecipato numerosi per ottenere chiarimenti in merito al processo di co-progettazione, avanzare domande e ascoltare la testimonianza di diversi relatori.
«Non mi aspettavo una risposta così importante, sia da parte dei cittadini che della politica, tutta la Puglia è unita a sostegno di Lucera e dei Monti Dauni. Ho scoperto una grande voglia di cultura, di partecipazione e di mettersi in gioco», ha affermato il Sindaco di Lucera Giuseppe Pitta.
 
A sostenere la candidatura di Lucera Capitale italiana della Cultura anche l’associazione di promozione sociale “Per il Meglio della Puglia”, che dal 2011 mette in campo iniziative e progetti socio-culturali volti ad incrementare il “capitale sociale” del Mezzogiorno d’Italia e a valorizzare attività che tanti pugliesi svolgono in Italia e nel Mondo. «Diversi nostri soci stanno lavorando per consegnare progetti a sostegno di “Lucera 2026”, perché crediamo che questo territorio abbia una ricchezza straordinaria», ha dichiarato in video collegamento il presidente dell’associazione Piero Gambale.
 
Una ricchezza è costituita sicuramente dalla memoria, che va tutelata e valorizzata. Come fa il documentarista Luciano Toriello con MAD Memorie Audiovisive della Daunia, l’archivio digitale di documenti audiovisivi relativi alla storia e alle tradizioni etno-antropologiche del territorio della Daunia dal 1950 ad oggi.
«Dal recupero del passato nasce il nostro racconto del presente. Il nostro archivio è a Lucera, stiamo lavorando per poterlo valorizzare e renderlo fruibile a tutti, studiosi, professionisti dell’audiovisivo, ricercatori…», ha sostenuto Luciano Toriello - che è anche direttore artistico di “Mònde - Festa del Cinema sui Cammini”, unico festival in provincia di Foggia finanziato da Apulia Film Commission, che nel 2024 farà tappa anche a Lucera con il progetto "Capitali pugliesi della Cultura".
 
La candidatura di Lucera a Capitale italiana della Cultura è vista, ormai da tutti, come un’occasione storica per la città. «La candidatura rappresenta l’opportunità per divulgare questa sensibilità culturaleall’intera comunità», ha dichiarato lo storico lucerino Giuseppe Trincucci, che ha aggiunto: «La cultura non è solo quella accademica o scientifica, la cultura deve riguardare tutte le classi sociali e tutte le generazioni. La cultura è anche una maniera di avvicinarsi ai problemi quotidiani della città, è avere una maggiore sensibilità per il territorio, è apprezzare il luogo in cui si vive».

A sostenere l’importanza del processo partecipativo e condiviso che mette in moto la candidatura e l’eredità che lascia ad un territorio è stato Ledo Prato, dell’associazione Mecenate 90, che ha citato l’episodio de “Le città invisibili” di Italo Calvino, in cui Marco Polo descrive a Kublai Kan un ponte, pietra per pietra, perché “senza pietra non c’è arco”. «La tentazione è quella di pensare che la nostra sia la pietra più importante, invece il ponte viene costruito in maniera collaborativa. I tavoli di co-progettazione sono uno strumento importante per costruire il futuro. La candidatura rappresenta un’occasione per immaginare il futuro per la città, si può costruire un progetto di sviluppo puntando su tutti gli elementi che fanno parte della cultura materiale e immateriale del luogo», ha evidenziato Ledo Prato, portando l’esempio di Volterra, candidata a Capitale italiana della Cultura 2022, che ha scelto di puntare sulla ri-generazione urbana, sui legami e le relazioni che rendono la comunità coesa.
 
Il processo di ascolto e co-progettazione Lucera Secondo Me – I Giovedì della Capitale prosegue il 14 settembre, a partire dalle 19.00, nel chiostro della Biblioteca comunale “Ruggero Bonghi”.
 
Fino al 10 settembre è possibile candidare idee e progetti che raccontano la propria visione di città e la visione di sviluppo del territorio compilando il modulo presente su Bit.ly/Lucerasecondome.
I progetti saranno vagliati dalla Fondazione LINKS, che si occupa di progettazione a livello internazionale e che curerà la presentazione del dossier che sarà inviato entro il prossimo 27 settembre.
Entro il 15 dicembre 2023, la commissione definirà la short list delle 10 città finaliste, e la procedura di valutazione - dopo l’audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo2024 - si concluderà per il 29 marzo 2024 con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.
 
Comunicazione "Lucera 2026": Agenzia SCOPRO (Strategie di COmunicazione e PROmozione). Ufficio stampa: Danila Paradiso.

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