Lucera, 02 Maggio 2024

Eccellenze lucerine a cura di Dionisio Morlacco ‘ Profili biografici: Umberto Agostino FOLLIERO

Nacque a Lucera il 18.11.1914? da Luigi e da Clementa d’Incicco. Compiuti gli studi nella sua città, anch’egli, come altri illustri concittadini, emigrò al Nord, attratto dal giornalismo, che cominciò a praticare con impegno e con successo prima al Secolo d’Italia, creato da Mussolini, poi all’autorevole Illustrazione Italiana per approdare infine al Corriere della Sera, ove, come aiuto del redattore sportivo, Adolfo Cotronei, si occupò “di potenziare la sezione sportiva del grande quotidiano milanese”1. Fu poi inviato speciale del Secolo Sera e, dopo la liberazione (1945), redattore del Tempo di Milano e di Patria, giornale monarchico milanese. Dal 1925 al 1940 – tranne il biennio 1936-38 – diresse il Bulletin of the British Chamber of commerce for Italy, Bollettino della Camera di Commercio britannica per l’Italia (bimestrale edito a Milano), Camera di Commercio che era sorta già nel 1902 e in pochi anni era riuscita a sviluppare tale intensa attività da consentirle di allargare il campo della sua azione creando nuove sedi in Genova, Livorno, Napoli, Trieste.

Il Bollettino pubblicava articoli riguardanti, ovviamente, l’attività dell’Istituto e, innanzitutto, “le relazioni annuali sull’attività svolta e le notizie sull’approvazione del bilancio e l’elezione delle cariche, l’andamento della situazione finanziaria e del commercio con l’estero, le caratteristiche della produzione industriale italiana, da quella tessile a quella alimentare, da quella meccanica a quella mineraria”.2 Sempre negli anni trenta Folliero fu segretario organizzativo di quel Cenacolo artistico culturale – la cui sede era in via Bagutta 14, in una nota osteria milanese, che era un ritrovo di galantuomini, frequentato da Bacchelli, Marinetti, Fillìa, Casavola, Prampolini -, il quale concepì il prestigioso “Premio Bagutta”,3 di cui il lucerino diventò organizzatore sin dal 1927, e per il quale scrisse articoli (il Mondo milanese:storia di un cenacolo meneghino in“I Grandi Scrittori”, 5 novembre 1927; Gli amici di Bagutta a cinematografo, in “Lo Shermo”, giugno 1937) e compose un elenco del mondo culturale all’epoca in pieno fermento.4 Dal 1928 alla direzione del Bollettino associò anche quella della rivista I Processi celebri, quindicinale illustrato, nato il 15 gennaio 1927, e diretto inizialmente da Gastone Simoni. Nel 1936 fu tra i relatori alla mostra organizzata per il Primo Concorso Internazionale di Cinematografia Turistica e Scientifica (si svolse a Como dal 26 settembre al 10 ottobre 1936), che rappresentò un esperimento interessante per la valorizzazione della produzione cinematografica documentaria “indipendente” o “sperimentale”. Dal 1938 al 1941 fu direttore responsabile del giornalino comico gli Albi di Scimmiottino – prima quindicinale, poi settimanale delle Edizioni Economiche Italiane di Milano -, che pubblicava fumetti e avventure per ragazzi, e nei due anni successivi (1942/1943) si trasformò col nuovo titolo Gli Albi della Fantasia (stampato dalle Edizioni Alpe di Milano), diretto sempre dal Folliero. “Il celebre personaggio dei fumetti, Cucciolo, nasce praticamente all’interno degli Albi di Scimmiottino e solo successivamente vivrà di vita propria”.5 Nel 1951 Folliero assunse la direzione della rivista La Ceramica e la diresse per molti anni, pubblicando su di essa articoli in tema: Stanno di casa a Napoli le maioliche di Carlantonio Grue (ottobre 1955), Francesco Saverio Grue (ottobre 1956) e Faentini a Ferrara (marzo 1962). Per la mostra nazionale della ceramica (1.1.1957) organizzata dall’Associazione degli Industriali della Ceramica e degli Abrasivi, curò il catalogo Cinquanta ceramisti italiani 1952-57 (Industria Poligrafica Lombarda, Milano 1957).

Tra i suoi vari interventi e contributi culturali e gli articoli scritti su diversi argomenti, come collaboratore di diversi giornali e riviste, sono da menzionare anche Snobismo sulla neve (LSF,1933) e gli articoli apparsi sulla “Rivista mensile del Comune” di Milano, tra cui Lo sport di tutti:il ciclismo (23 marzo 1919); di lui va ricordato, infine, il romanzo dal titolo Ultima ripresa, lasciato allo stato di semplice dattiloscritto.

Si spense a Milano nel 1975.

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1. MAURIZIO DE TULLIO, Dizionariobiografico di Capitanata 1900-2008, Edizioni Agorà, Foggia 2009.

2.Ibidem.

3. La trattoria gestita da Oreste Pepori, un toscano di Fucecchio, era conosciuta, appunto, per la sua cucina toscana. Facevano parte del Comitato del Premio: Orio Vergani, Enrico Mazzolani, Umberto Folliero, Gino Scarpa, Paolo Monelli,

Anselmo Bucci, Raul Radice, Riccardo Bacchelli, Mario Vellani Marchi, Adolfo Franci, Marco Ramperti, Giuseppe Novello, Ottavio Steffenini, Silvio Negro, Massimo Del Curto.

4. Dal Bagutta, nei primi anni, passò tutto un mondo culturale all’epoca in pieno fermento. Il giornalista Umberto Folliero ne tentò un elenco: Massimo Bontempelli, Raffaele Calzini, Giulio Benetti, Gino Rocca, Antonio Aniante, Gaudio Sandri, Anton Giulio Bragaglia, Anselmo Bucci, Augusto Baracchi, Dino Falconi, Leonida Repaci, Antonio Baldini, Lucio d’Ambra (alias Renato Eduardo Manganella), Leo Longanesi, Umberto Fracchia, Ettore Petrolini.

5. M. DE TULLIO, op. cit.

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