Sei favorevole al ritorno degli esami di riparazione a settembre? 42.5% Si, do il pieno appoggio alla riforma 32.5% Si, tuttavia non trovo adatto il modo con cui si dovrebbe recuperare 25% No, il sistema dei debiti e crediti è migliore L- articolo Quarantadue studenti italiani su cento vengono ammessi alla classe successiva e solo uno su quattro recupera, gli altri vanno avanti comunque. Sulla base di questo dato il ministro della Pubblica istruzione ha firmato il decreto con il quale già da quest-anno viene reintrodotto lo sbarramento per chi non raggiunge la sufficienza in tutte le materie. Fioroni sul piano formale non ha abrogato i crediti e i debiti formativi e non ha ripristinato gli esami di riparazione, ma ha ottenuto lo stesso effetto rinviando la valutazione finale da giugno a settembre. L-eventuale corso di recupero dovrà essere organizzato dalle scuole, tuttavia i genitori potranno scegliere anche di ricorrere a lezioni private. Anche nelle scuole i corsi potranno essere tenuti dagli insegnanti della scuola stessa o con la collaborazione di esterni. Entro il 31 agosto, prima dell-inizio del nuovo anno scolastico ci saranno le verifiche, in seguito alle quali scatterà il giudizio di bocciatura o promozione. Le novità non riguardano chi è già all-ultimo anno. Ma dove si svolgeranno questi «corsi di recupero»? E con quali professori? E, soprattutto, come ci si assicura la copertura finanziaria necessaria per attuare una simile riforma? Queste sono le principali domande alle quali si attende risposta.