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Prepariamo il gelato Tiramisù, da una storia piccante un dolce eccezionale

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Facile da preparare, è ideale per completare un pranzo o per rinfrescarsi al termine di una giornata in riva al mare.

Tempo di preparazione: 30 minuti

INGREDIENTI

250 g di zucchero
4 uova
150 g di mascarpone
15 cl di panna montata
cacao in polvere
caffè
pavesini o savoiardi
zucchero vanigliato
sale
1 cucchiaino di rum

Preparazione

Per prima cosa dividiamo i tuorli dagli albumi, in modo da trattarli separatamente. Aggiungiamo ai tuorli lo zucchero, lo zucchero vanigliato ed un pizzico di sale e cominciamo a sbattere il tutto fino ad ottenere una crema densa e consistente. Agli albumi, invece, va aggiunto solo un pizzico di sale, prima di montarli a neve tramite una sbattitore elettrico o una frusta.
In una terrina versiamo i tuorli lavorati con lo zucchero, gli albumi montati a neve ed il mascarpone, mescolando poi in maniera delicata, affinché tutti gli ingredienti abbiano il tempo di amalgamarsi e di formare una crema compatta.
A questo punto dedichiamoci ai biscotti, pavesini o savoiardi che siano, spezzettandoli fino a ridurli in briciole, per unirli poi alla crema precedentemente preparata.
Ora prendiamo una vaschetta o una pirofila e cominciamo a creare il nostro capolavoro, alternando gli strati di crema con passate di cacao in polvere e di caffè (al quale avremo aggiunto il cucchiano di rum) e facendo attenzione a coprire l’ultimo strato con del cacao.
Una volta terminata l’operazione, mettiamo la vaschetta in frigo e lasciamo raffreddare il gelato al Tiramisù per 5 ore. Ricordiamoci poi di estrarre la vaschetta dal freezer qualche minuto prima di portare in tavola e serviamo il gelato in coppette o accompagnato da un paio di savoiardi. In fase di preparazione la vaschetta può essere sostituita da una serie di coppette o di tazzine da caffè, seguendo però lo stesso procedimento.

Buono a sapersi

Vi siete mai chiesti il significato del suo nome? E' una storia...piccantina.
La versione più accreditata della storia del tiramisu ne colloca la nascita verso la fine del XVII secolo. Il dolce, si narra, vide la luce a Siena; l’occasione fu una visita dell’allora Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici. Vanitoso, scialacquatore e amante dello sfarzo, lo storico personaggio era, a quanto pare, anche  piuttosto goloso e non mancò di apprezzare la nuova specialità che, proprio in suo onore, fu battezzata “zuppa del duca”. 
Alla sua partenza, la nobile ricetta lo seguì alla corte di Firenze, allora crocevia di intellettuali e artisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.  Fu così che la “zuppa del duca” divenne famosa, fino a oltrepassare i confini del granducato per approdare a Treviso e quindi a Venezia. 
Dove, continua la leggenda, diventò il dolce prediletto dai cortigiani, poiché attribuivano proprietà eccitanti e afrodisiache.  Tanto che si diffuse l’abitudine di consumarne abbondanti porzioni prima di ogni incontro amoroso. 
Ecco che la “zuppa del duca” cambiò nome e prese quello decisamente allusivo di “tiramisu”. 
E qui ci fermiamo.

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