È allarmante la situazione delle coste italiane ripresa da uno studio svolto da 40 studiosi del Gruppo nazionale per la ricerca sull-ambiente costiero di un-associazione scientifica. Ben il 42 per cento del litorale del nostro paese è in fase di erosione, con percentuali ben superiori in diverse regioni:
91 per cento in Molise,
78 per cento in Basilicata,
65 per cento in Puglia,
61 per cento in Abruzzo,
54 per cento nelle Marche e nel Lazio
25 per cento Liguria e Calabria,
13 per cento Friuli,
18 per cento Veneto ed Emilia-Romagna,
La situazione appare ancora più grave considerando che i tratti di costa non ancora in erosione sono quelli già protetti da opere di difesa, o in cui è stato attuato il rifacimento artificiale con sabbie prelevate dai fondali marini. -In tutte le regioni l-erosione trova le sue cause principali nel deficit sedimentario dovuto alla costruzione di sbarramenti che impediscono l-afflusso al mare, nel dragaggio di sabbia e ghiaia dagli alvei fluviali, e nella costruzione di porti e strutture aggettanti che bloccano il flusso sedimentario lungo la riva. Tutto ciò si inserisce in una fase dello sviluppo socio-economico del Paese che ha determinato l-abbandono delle campagne e la ricrescita del bosco, che limita l-erosione del suolo, processo grazie al quale viene prodotta la materia prima per l-alimentazione delle spiagge. Un ulteriore fattore di erosione è dovuto all-innalzamento del livello marino, 15 centimetri nell-ultimo secolo ed una prospettiva per il futuro tutta da studiare-.