CULTURA Lucera         Pubblicata il

VIDEO- LUCERA RITROVA IL SUO MUSEO: IL ‘FIORELLI’ RIAPERTO DOPO DIECI ANNI


Senatore Costantino Dell’Osso Vice Sindaco e Assessore alla Cultura
Epigrafe a ricordo di Giuseppe Cavalli ed a firma di Giuseppe Trincucci
Architetto Stefano Serpenti progettista dei lavori di recupero/restauro al Museo


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di Costantino Montuori

Il 28 dicembre 2012 non ha segnato solo la data in cui Paolo Emilio Trastulli - docente a riposo del Liceo ‘Bonghi’ e presidente della Famiglia Dauna di Roma è stato riconosciuto cittadino lucerino ad honorem - ma ha sancito, soprattutto, l’inaugurazione dell’ala di archeologia medioevale presso il Museo Civico Giuseppe Fiorelli di Lucera.

In via de’ Nicastri, nell
’omonimo palazzo gentilizio risalente al diciottesimo secolo che ospita il primo ‘antiquarium’ della Puglia Settentrionale, si sono dati convegno politici e amministratori: su tutti il Sindaco Pasquale Dotoli, il Vice Sindaco Senatore Costantino Dell’Osso e l’Assessore ai Lavori Pubblici Mario Alfonso Follieri. A latere le autorità locali, alcuni rappresentanti del mondo culturale e, come ovvio, i semplici cittadini.

Nel ‘Salone Cavalli’, lustrato a giorno, alla presenza dell’architetto Nunzio Tomaioli, già Vicario del Direttore Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, si è registrata la prolusione dell’architetto barese Stefano Serpenti, progettista e direttore dei lavori di recupero strutturale e restauro conservativo operati nell
’arco di due lustri.

“Siamo partiti dieci anni fa, ai tempi della chiusura, a causa del terremoto del 31 ottobre e 1 novembre 2002. Il ‘Fiorelli’, ricco di testimonianze di una cultura stratificata per il territorio dauno, andava rivisto per mettere in sicurezza i suoi reperti. Articolato e complesso il recupero ed il restauro dell’edificio settecentesco, dal piano terra ai vani superiori, dotati degli impianti più moderni in materia di beni culturali. Sono state riviste, perché venissero rilette, le testimonianze dalla fase preistorica, sino ai giorni nostri, grazie ai lasciti relativi all’età moderna.

Si è fatta una scommessa per ritrovare il rapporto tra la città e la sua storia, perché Lucera e la sua popolazione possano crescere. Si tratta dello snodo, del punto di riferimento per la cultura, in una strategia di rilancio, anche economico, di questa realtà facendo perno sull’istituzione museale che va dotata di personale e di supporti finanziari adeguati.

Un Museo non è mai una struttura finita in sé ma, anzi, è una in crescita riaccogliendo quanto ospitato altrove presso le Sovrintendenze”
. Queste le indicazioni di un esperto della materia qual è Serpenti.


“Un contenitore culturale, il Museo Civico, è stato riproposto alla nostra cittadina, che se da una parte sembra venir meno per le vicende dell’Ospedale e del Tribunale, dall’altra può riscoprire nuova linfa dalla Cultura, pure sul piano del lavoro, soprattutto per gli studiosi del settore. Senza ricordi non vi è spazio per il presente e mancando la coscienza dell’oggi non può esservi futuro” il pensiero e la parola di
Dell’Osso. Da lui anche esternazioni elogiative all’indirizzo della Giunta Comunale per il lavoro fin qui portato avanti nella branca di riferimento.

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