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Raccolta rifiuti a Lucera: pagina di responsabilità e civiltà




E’ stato presentato ufficialmente il nuovo sistema della raccolta dei rifiuti solidi urbani – quelli cioè prodotti prevalentemente dalle famiglie – che sarà operativo dal 24 ottobre ed interesserà in un primo momento solo il centro storico. Si tratta di un sistema tecnicamente rivoluzionario che modificherà radicalmente le abitudini (e la strafottenza) dei cittadini, che già ora non danno un buon esempio di sé rispetto ad una corretta destinazione dei rifiuti. Rivoluzionario si, ma anche moderno e sulla carta funzionale, in grado di accrescere notevolmente la quota di differenziata raccolta. Questo sulla carta. In realtà, si tratterà di mettere alla prova la collaborazione, il senso di responsabilità e civico della popolazione, senza dei quali è utopistico conseguire anche solo in parte i risultati sperati. In sede di presentazione, il Sindaco Pasquale Dotoli è stato molto chiaro a tal proposito, soffermandosi sul fatto che i cittadini sono chiamati a dare una grande prova di civiltà. Certamente, all’inizio in tanti si spaventeranno, dato che alcune fasi prevedeno anche la possibilità di far uso di contenitori sensibili e di effettuare controlli attraverso gli stessi.
E’ evidente che non si mancherà di dare indicazioni strada facendo da parte del personale comunale e della società che gestisce la raccolta, tenuto conto che tutti si rendono conto che non sarà possibile modificare di primo acchito abitudini consolidate. Del resto, non sarò possibile trovare vie traverse, se non pensando di depositare per terra i sacchetti, a rischio di vedersi individuati. Difatti, i cassonetti scompariranno e questo di per sé dovrebbe indicare che non sarà possibile affidarsi all’usa e getta di una volta. E’ un progetto che prima o poi bisognava varare, anche per allinearsi a quanto altri già fanno , anche con i vantaggi sul piano economico. Difatti, si spera di ridurre la TARSU, il tributo sui rifiuti,  per effetto dei risparmi e dei riconoscimenti economici a beneficio dei Comuni virtuosi. Il lavoro di informazione è stato fatto abbondantemente, ma pensiamo che l’opinione pubblica ancora non abbia percepito appieno il senso di questa trasformazione nel settore della raccolta dei rifiuti.
Bisogna insistere, perché acquisire una corretta informazione è molto. Gli amministratori hanno lanciato una sorta di sfida, rendendosi conto delle difficoltà che si incontreranno. E non hanno tutti i torti a pensarla così. Già in passato il sistema che sta per tramontare, benché più semplice, non ha incontrato molti favori, nel senso che i rifiuti difficilmente sono stati indirizzati nel contenitore giusto e negli stessi sacchetti previsti. Ecco perché il termine provocazione è diventato di moda, quasi per dire ai cittadini:” Vediamo cosa sapere fare. Vediamo quanto è alto il vostro tasso di senso civico”. Una sfida che speriamo venga superata, anche per dare all’esterno l’immagine di una città che sa essere disciplinata, pulita, attrezzata, moderna proprio in settore molto chiacchierato.

a.d.m.

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