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Risposte dall'Arpa per la puzza di Lucera, i primi risultati per i cittadini




Si iniziano ad apprezzare i primi risultati della stenua lotta alla 'puzza' che affligge Lucera. Dopo il naso elettronico introdotto per volontà del sindaco Dotoli, ecco la prima risposta dell'Arpa alle Pec-mail inviate da Antonio Chiella (e già pubblicate su Lucerabynight.it) per fare un pò di chiarezza nella situazione e tra la cittadinanza. Di seguito il testo, gentilmente giratoci da Chiella.

Riceviamo e pubblichiamo

ARPA Puglia sta affrontando, da tempo, il problema delle emissioni odorigene, cioé emissioni di sostanze caratterizzate da una bassissima soglia olfattiva, capaci di generare disturbi e problemi alla salute, sia pure blandi e reversibili (nausea, vomito, cefalea, disturbi del sonno, irritazioni delle prime vie respiratorie, ecc.) anche a concentrazioni molto basse, inferiori ai "valori limite" per la salute, che cautelano da effetti irreversibili a breve o lungo termine a carico degli individui.
La problematica è molto complessa, sia perché la categoria delle sostanze cosiddette "odorigene" è molto vasta, e comprende una grande quantità di composti chimici, anche molto diversi fra loro (acidi grassi, mercaptani, acido solfidrico, aldeidi, chetoni, alcoli, ammoniaca, ammine, eterocicli, ecc.), sia perché l'odore, nauseabondo e sgradevole, che viene segnalato deriva quasi sempre da un complesso di più sostanze, che insieme producono l'odore. Di conseguenza, la determinazione dell'odore con i metodi chimici analitici "tradizionali" è estremamente difficile, e spesso non produce risposte commisurate all'impressione olfattiva. Inoltre, non sono attualmente presenti in normativa valori limiti di riferimento per gli odori o le sostanza odorigene.
Sono, comunque, già impiegati da parte di ARPA Puglia tutti i più moderni sistemi di determinazione disponibili in questo campo: dai monitor per la rilevazione continua di alcune sostanze, alcuni ancora in fase di sperimentazione (mercaptani) ai campionatori diffusivi di alcuni composti "spia" delle emissioni odorigene (Radiello), mentre è all'esame dell'Assessorato Regionale all'Ambiente una bozza di linee guida nel campo delle emissioni odorigene, prodotta dal Dipartimento di Chimica dell'Università di Bari in collaborazione con il Centro Regionale Aria della scrivente Agenzia.
Va detto però che, nel caso particolare segnalato dall'esponente, che riguarda un impianto di compostaggio in provincia di Foggia, la produzione di sostanze odorigene è strettamente legata alle modalità di funzionamento dell'impianto, di gestione dei materiali in ingresso (rifiuti) e dei sistemi di abbattimento (biofiltri). Di conseguenza, è già stato programmato un sopralluogo ispettivo congiunto dei tecnici del Dipartimento Provinciale di Foggia e della Direzione Scientifica di ARPA Puglia nell'azienda in questione, per mettere in evidenza le problematiche che possono essere all'origine del fenomeno lamentato, i cui esiti saranno comunicati a tutti i soggetti interessati. A tale sopralluogo farà seguito la predisposizione di sistemi di rilevazione degli odori nei dintorni dell'impianto e in corrispondenza dei recettori sensibili.
 
Cordiali saluti.
 
Dott. Roberto Giua
Responsabile U.O.S. Aria
Direzione Scientifica
ARPA Puglia

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