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Incendi della pineta di Lucera, è tutto ‘fumo negli occhi’


La pineta devastata dal fuoco


Ancora veloci chiarimenti in merito al problema degli incendi che sembrano aver preso possesso della pineta lucerina. Questa volta arrivano non dall’amministrazione comunale di Lucera, nello specifico dall’assessore Ienco a capo del settore Verde, bensì direttamente dal nostro utente Biagio De Maso, che proprio all’assessore si rivolge.

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile assessore Ienco,
ho letto, alquanto sorpreso, vista la non sempre eccellente possibilità di comunicazione con i pubblici amministratori, la sua risposta in merito alla questione incendi che la scorsa settimana hanno letteralmente devastato la pineta comunale.
Ricevere una risposta dalle autorità competenti fa sempre piacere ad un semplice cittadino che crede di fare la sua parte. Leggere, però, qualcosa con cui non si è concordi merita una replica.
Prevedere un incendio è quasi impossibile. Prevenirlo, per cercare di limitarne i danni è la direzione verso la quale gli organi competenti dovrebbero marciare se volessero evitare il peggio. Con ciò non sto assolutamente insinuando la colpevolezza di alcun individuo, sto solo sottolineando che le misure di sicurezza e prevenzione prese dal comune di Lucera sono risultate insufficienti, per non dire ridicole.
Il mio articolo, assessore Ienco si intitolava fumo negli occhi. Purtroppo, però, le esigenze redazionali e titolistiche non sempre permettono la titolazione originale.
Il fumo negli occhi è proprio quello che l'amministrazione e anche il suo personale “testo di chiarimenti” mostra di voler gettare nella vista dei cittadini. Di quelli che fanno la loro parte e non. 
Lei dice che l'ufficio comunale verde e forestazione “ha provveduto a far eseguire lavori di taglio delle erbe infestanti lungo la perimetrazione della pineta, a partire dall'ingresso di via Pietra per una lunghezza di circa 2,5km e mt. 10 di larghezza” ma, l'incendio di martedì 23, è partito proprio da lì bruciando anche buona parte dei terreni incolti limitrofi. Quindi dov'era il taglio di erbe infestanti, e dov'erano le precesi nei terreni che stanno al di sotto del colle Albano?
In più, gentile assessore, dice di ulteriori interventi di taglio “lungo una pista che dal SS. Salvatore conduce nei pressi di viale castello”. Se quel percorso è lo stesso che conosco anch'io, le assicuro che lì l'erba non è mai cresciuta. Su quel tratto non insistono nemmeno gli aghi di pino poiché, gli alberi sono troppo lontani per far ricadere aghi su quel percorso. Ammesso che ci sia stata l'esigenza di dover liberare qualche tratto impervio, quelli dovrebbero essere interventi di ordinaria amministrazione dell'ufficio comunale verde e forestazione.
Riguardo al servizio di vigilanza, lei sostiene che venissero fatte, prima degli incendi, delle ispezioni giornaliere per 6 ore da parte di un istituto di vigilanza e per 4 ore da parte di alcuni operai delle borse lavoro. Premesso il fatto che personalmente, essendo una persona che pratica la corsa a livello amatoriale, non ho mai incontrato nelle mie passeggiate all'interno della pineta nessuno appartenente a queste due organizzazioni, sottolineerei che il giorno è fatto di 24 ore. Sei  più quattro fa dieci, quindi, molto probabilmente le mie camminate sono state effettuate sempre in concomitanza con le restanti 14 ore. Di notte non ho mai corso.
Queste, sono state le misure che secondo l'ufficio comunale verde e forestazione avrebbero dovuto salvaguardare un'area di 30 ettari di bosco da un incendio, forse, annunciato, viste le situazioni dei mesi precedenti.
Ora che il boschetto è sostanzialmente morto si fa presto a dire che i vari ed eventuali piromani hanno la colpa. Questo è scontato. I loro gesti sono praticamente inspiegabili, salvo indagini approfondite...magari della magistratura. Sarebbe giusto, però, che tutti si assumano le proprie responsabilità. 
Assessore Ienco, lei dice che gli interventi attuati “hanno consentito comunque di sottrarre ad anonimi piromani, ulteriori vie di accesso per le attività dolose”. Strano. Perchè Lucera, circa una settimana fa, ha assistito ad un incendio che, per l'intensità del fumo, le ha praticamente offuscato la vista. Ma, svanito il fumo e spente le fiamme gli occhi dei lucerini sono aperti anzi, spalancati.

Biagio De Maso

P.s. qualora l'assessore volesse confutare la mia tesi, sarei disponibilissimo se lo stesso mi invitasse a fare una passeggiata all'interno di quello che resta della pineta comunale.

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