L’avvocato Pippo Agnusdei, da sempre in prima linea nella battaglia per la giustizia in Capitanata, ha lanciato un accorato appello sui social, sottolineando l’urgenza di un nuovo Tribunale nella provincia di Foggia. Le sue dichiarazioni, ricche di dati e di un’analisi lucida, fanno emergere con chiarezza le criticità del sistema giudiziario locale, ormai al collasso dopo la soppressione del Tribunale di Lucera e delle sue sezioni distaccate, sancita dal decreto legislativo n. 155/2012.
Un territorio vasto e poco presidiato
Con una popolazione di 690.000 abitanti e un’estensione di oltre 7.000 chilometri quadrati, la provincia di Foggia è la seconda più grande d’Italia. Tuttavia, può contare su un solo Tribunale, quello di Foggia, che si trova a gestire il quarto carico processuale più alto del Paese, con 150.000 processi civili e 23.000 processi penali pendenti.
Il confronto con le province limitrofe mette in luce una disparità evidente: il Molise, con metà della popolazione e dell’estensione, ha tre Tribunali, mentre la Basilicata ne mantiene altrettanti, oltre a una Corte di Appello e altre istituzioni giudiziarie.
La recrudescenza della criminalità organizzata
L’ultimo assalto a un portavalori sulla SS 89, tra San Nicandro Garganico e Apricena, è solo uno degli episodi che confermano la recrudescenza della criminalità organizzata in Capitanata. La cosiddetta “quarta mafia” rappresenta ormai una piaga nazionale, con effetti devastanti sul tessuto economico e sociale del territorio.
L’urgenza di un nuovo Tribunale
Secondo l’avvocato Agnusdei, il ritorno di un Tribunale a Lucera, insieme a una Procura della Repubblica, una sezione distaccata a Rodi Garganico e un’articolazione della Direzione Distrettuale Antimafia, è indispensabile per ripristinare un minimo di equilibrio e garantire una giustizia più vicina ai cittadini.
La mancanza di presidi giudiziari adeguati ha aumentato la percezione di distanza dello Stato, creando un senso di abbandono nelle comunità locali. L’avvocato sottolinea come il rafforzamento degli uffici giudiziari non sia solo una questione di equità territoriale, ma una necessità urgente per fronteggiare l’escalation criminale.
Un appello per la legalità
Agnusdei conclude il suo appello con un richiamo alla coscienza civica e alla cultura della legalità: “La Capitanata ha pieno diritto a essere trattata come gli altri territori italiani. Lo Stato deve tornare ad essere un punto di riferimento per i cittadini, offrendo sicurezza e giustizia effettive.”
La sua battaglia è un invito a non rassegnarsi, ma a lottare per un futuro in cui giustizia e legalità siano davvero accessibili a tutti.