L’Acquedotto Pugliese (AQP) ha introdotto nuove misure per contrastare la siccità persistente che sta mettendo a dura prova l’approvvigionamento idrico nel Sud Italia, con conseguenze significative anche in Puglia. Le riserve idriche, già compromesse dalla scarsità di piogge e dalle temperature superiori alla media, continuano a diminuire. L’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha recentemente elevato il livello di severità idrica da basso a medio, segnalando la necessità di ulteriori interventi per garantire l’acqua potabile nella regione.
A partire dal 21 ottobre, AQP ha deciso di attuare riduzioni di pressione su tutta la rete per preservare le risorse idriche ancora disponibili. Queste manovre sono necessarie per ottimizzare la distribuzione, minimizzando il rischio di ulteriori restrizioni. Gli eventuali disagi dovrebbero interessare principalmente gli edifici sprovvisti di autoclave o con insufficienti capacità di accumulo. AQP ha inoltre sollecitato i cittadini a razionalizzare l’uso dell’acqua, riducendo gli sprechi e limitando i consumi non prioritari.
Per far fronte alla crisi idrica e agli effetti del cambiamento climatico, AQP sta investendo in numerose iniziative, tra cui il risanamento e la digitalizzazione delle reti, e l’implementazione di modelli previsionali per gestire la domanda idrica. Dal 2009 al 2023, grazie agli sforzi di efficientamento e riduzione delle perdite, AQP ha ridotto il prelievo di acqua dall’ambiente di 80 milioni di metri cubi all’anno, equivalenti a un invaso di medie dimensioni. Gli investimenti in corso prevedono il risanamento di circa 1.300 chilometri di condotte, per un valore complessivo di 800 milioni di euro.