LNT contro il gabbiotto alla Fortezza: l’ennesima ferita inferta al patrimonio storico della città

Lucera – 12 aprile 2025

Con un comunicato incisivo e accorato, l’associazione Lucera Non Tace ODV torna a far sentire la propria voce contro quella che definisce “l’ennesima ferita” inferta al patrimonio storico della città: il controverso posizionamento del gabbiotto metallico, destinato a fungere da Infopoint presso l’ingresso principale della Fortezza svevo-angioina.

Il manufatto, già al centro di polemiche negli scorsi mesi, sarebbe destinato ad essere installato a ridosso delle mura, nella zona della Torre della Leonessa, compromettendo – secondo LNT – la visuale e il decoro del monumento più rappresentativo della città. “Un progetto nato monco”, sottolineano, “privo persino di servizi igienici per visitatori e operatori, oltre che realizzato con materiali discutibili e collocato in modo sbrigativo e dannoso.”

Nel comunicato, l’associazione denuncia una gestione scellerata delle risorse pubbliche da parte dell’amministrazione comunale, accusata di voler accedere a ogni costo ai finanziamenti pubblici, salvo poi impiegarli in opere inutili o dannose, calate dall’alto e prive di un reale confronto con la cittadinanza.

LNT ricorda come, solo l’anno scorso, il sindaco di Lucera – in seguito a pressioni popolari – si fosse impegnato a rivedere la posizione del gabbiotto, promettendo uno spostamento meno impattante. Promessa che oggi sembra essere stata disattesa: “Ora pare che tutto torni come previsto originariamente, senza alcuna spiegazione, senza alcun confronto, senza alcuna trasparenza.”

Ma più del gabbiotto in sé, è il “silenzio” a preoccupare: quello della politica, dell’opposizione, delle istituzioni preposte alla tutela dei beni pubblici, delle associazioni culturali, della cittadinanza stessa. Un silenzio che l’associazione definisce “cinico, vischioso, pavido”, e che lascia spazio solo a pochi giornalisti “con un’etica professionale d’altri tempi.”

A preoccupare è anche l’inerzia della Soprintendenza di Foggia, destinataria – mesi fa – di una richiesta ufficiale per apporre un vincolo di tutela indiretta alla Fortezza e all’Anfiteatro romano, sostenuta da numerose firme di cittadini. Nessuna risposta è giunta, né si ha notizia di un concreto intervento.

LNT chiama in causa anche le numerose associazioni locali, spesso più attente alla spartizione di fondi pubblici che alla tutela effettiva del territorio, e infine i cittadini stessi, accusati di “turarsi il naso e la bocca” nell’attesa di favori personali che – ammoniscono – nella maggior parte dei casi non arriveranno mai.

Eppure, conclude il comunicato, non tutto è perduto: ci sono ancora cittadini che pretendono risposte e che continuano a chiedere conto agli amministratori del loro operato. Lucera Non Tace invita tutta la comunità a rompere l’indifferenza e a unirsi, con spirito democratico e senso civico, per difendere ciò che resta del patrimonio comune.

Un messaggio forte, che suona come un appello accorato alla coscienza collettiva di una città che non può più permettersi di restare a guardare in silenzio.

Di seguito il comunicato integrale:

Il gabbiotto al Castello e i silenzi

Da qualche giorno circolano voci allarmanti sul posizionamento finale del manufatto metallico

(“gabbiotto”) destinato a Infopoint della Fortezza di lucera. Il progetto definitivo, nato monco in quanto

sprovvisto di bagni pubblici per gli addetti e i visitatori, prevede che il gabbiotto venga installato presso

l’ingresso principale della Fortezza a ridosso delle mura. Date le esigue dimensioni il manufatto è inadatto

a svolgere la sua funzione oltreché dannoso in quanto deturpa la visuale del Castello sul versante della

Torre della Leonessa.

Di fatto il progetto, con la scelta infelice dei materiali e della sua sbrigativa ubicazione, non obbedisce a

nessuna finalità virtuosa per la collettività. E’ l’ennesimo esempio della pessima gestione locale delle

risorse pubbliche e della scelleratezza di alcune scelte dei politici locali nel voler catturare finanziamenti

pubblici a qualsiasi costo, gestiti poi “dall’alto e a scatola chiusa”. Con l’aggravante, in questo caso, di

consumare anche uno sfregio ai danni del monumento, compiuto non da vandali ma da amministratori

pubblici incompetenti, allegri nello sperperare risorse pubbliche con pratiche poco trasparenti e molto

distratti nel salvaguardare il patrimonio pubblico.

Comunque l’anno scorso, in seguito a vibranti proteste dei cittadini, il sindaco di lucera, sospendendo i

lavori, si era impegnato a far spostare il gabbiotto in un punto meno impattante. Ora sembra invece che

l’amministrazione comunale abbia deciso di installarlo nella posizione specificata inizialmente dal progetto.

Alla luce di ciò, LNT chiede al sindaco di fugare pubblicamente i dubbi che serpeggiano sulla posizione del

gabbiotto e di pronunciarsi sul se, dove e quando sarà installato.

Nonostante si stia materializzando l’eventualità dell’ennesimo sfregio inflitto alla Fortezza di lucera, ancora

una volta il silenzio domina sovrano avvolgendo tutta la comunità in una coltre di apatico disinteresse,

rotto a sprazzi da qualche giornalista locale dotato di un’etica professionale d’altri tempi.

Domina il silenzio cinico dei politicanti locali (amministratori e opposizione) spesso incapaci ma

spregiudicati e arroganti nel mortificare quotidianamente il ruolo pubblico che rivestono, tenendo i

cittadini in nessuna considerazione se non al momento del voto. Arroganti nel porsi al di sopra di tutto e

di tutti, senza mai sentirsi in dovere di rispondere ai cittadini del proprio operato pubblico.

Domina il silenzio degli avvoltoi locali che pretendono irresponsabilmente di banchettare indisturbati su

ciò che resta di questa martoriata terra.

Domina il silenzio vischioso della burocrazia degli organi preposti alla tutela dei beni pubblici quali la

soprintendenza di foggia, alla quale LNT ha inviato diversi mesi fa una lettera firmata da numerosi cittadini

che sollecitava l’avvio dell’iter per apporre il vincolo di tutela indiretta alla Fortezza e all’Anfiteatro di lucera

(lettera inviata, non solo per conoscenza, anche al sindaco di lucera). Naturalmente non c’è stata risposta

da parte di nessuno e soprattutto non risulta sia stato preso alcun provvedimento per tutelarli realmente.

Domina il silenzio pilatesco delle innumerevoli e inutili associazioni culturali locali che si fregiano di

tutelare i monumenti, la storia locale e quant’altro riescono ad inventarsi. Alcune vanesie, altre interessate

solo a elemosinare briciole di fondi dagli enti locali, salvo poi sbranarsi tra di loro quando la spartizione

non è soddisfacente (come sta accadendo per i fondi di lucera capitale).

Domina il silenzio pavido e furbesco di buona parte dei cittadini che stanno a guardare turandosi il naso,

la bocca e tutti gli altri sensi, sperando che prima o poi il loro silenzio venga ripagato con qualche piccolo

favore personale che per la maggior parte di loro non arriverà mai.

Nonostante il peso terribile di questo silenzio diffuso ci sono ancora cittadini che chiedono conto agli

amministratori locali del loro operato pubblico e confidano che altri possano scuotersi dall’atavica

indolenza (che non li porterà da nessuna parte) e finalmente comincino insieme a far sentire

democraticamente la loro voce.

Lucera, 12 aprile 2025

Lucera Non Tace ODV

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