
Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità una mozione che chiede il riconoscimento dello stato di emergenza per la crisi idrica che sta colpendo la provincia di Foggia. Il documento, presentato dai consiglieri Antonio Tutolo e Rosa Barone, sollecita la Giunta regionale ad attivare tutte le risorse necessarie per affrontare il problema in modo strutturale e operativo.
Questa iniziativa giunge dopo l’occupazione simbolica dell’Aula consiliare regionale da parte degli stessi Tutolo e Barone lo scorso 29 gennaio. Con questa azione di protesta, i consiglieri avevano voluto richiamare l’attenzione del Governo nazionale sulla gravità della situazione, inviando anche una lettera alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri competenti per chiedere interventi immediati a sostegno dell’agricoltura e dell’economia locale, entrambe fortemente penalizzate dalla scarsità d’acqua.

La mozione approvata dal Consiglio esorta la Regione a farsi portavoce presso il Governo per ottenere investimenti mirati al potenziamento delle infrastrutture idriche esistenti e alla realizzazione di nuovi interventi. Tra le priorità figurano il miglioramento della rete di distribuzione dell’acqua, l’aumento della capacità di stoccaggio dei bacini idrici e la costruzione di impianti di depurazione e trattamento delle acque reflue. Particolare attenzione è stata riservata al settore agricolo, con la proposta di incentivare sistemi di irrigazione a basso consumo e garantire maggiori sostegni alle imprese colpite dalla scarsità d’acqua.
Tra i progetti citati nella mozione vi sono l’espansione della capacità di stoccaggio della diga di Occhito, che potrebbe aumentare l’area irrigua di 25.000 ettari, e l’ampliamento dell’invaso di Palazzo d’Ascoli, capace di accumulare fino a 80 milioni di metri cubi d’acqua, con benefici per altri 40.000 ettari di terreni agricoli. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza della realizzazione di piccoli invasi sui pendii dell’Appennino Dauno, in località come Rio Salso e Marina Cerasa, per incrementare la disponibilità idrica del territorio.
Con questa approvazione, la Regione Puglia si impegna a mettere in campo azioni concrete per contrastare una crisi che rischia di compromettere non solo la produttività agricola, ma anche la qualità della vita dei cittadini.
Le dichiarazioni di Antonio Tutolo
Dopo l’approvazione della mozione, il consigliere regionale Antonio Tutolo ha commentato con entusiasmo il risultato ottenuto:
“Ho insistito perché la Giunta Regionale dichiarasse lo stato di emergenza, poiché la crisi idrica non è un problema risolvibile con misure ordinarie. Servono azioni straordinarie, immediate e concrete.”
Tutolo ha sottolineato l’importanza di interventi infrastrutturali per la costruzione di nuove dighe, il miglioramento della rete idrica e l’adozione di sistemi di irrigazione avanzati. Inoltre, ha ribadito la necessità di un’intermediazione con il Governo nazionale per ottenere investimenti adeguati, evidenziando come il futuro dell’agricoltura e della comunità dipenda da questi interventi.
Ha poi ricordato alcuni progetti fondamentali, tra cui il Piano dei Limiti a valle della diga di Occhito, che potrebbe garantire 53 milioni di metri cubi d’acqua in più e irrigare 25.000 ettari di terreno, e l’invaso di Palazzo d’Ascoli, con una capacità di 80 milioni di metri cubi d’acqua per altri 40.000 ettari irrigati.

Infine, il consigliere ha parlato della necessità di raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana con piccoli invasi sull’Appennino Dauno e del progetto di interconnessione con il Molise, per portare acqua dalle dighe del Biferno e del Fortore alla diga di Occhito.
“La mozione non rappresenta la soluzione definitiva. Continuerò a insistere e a lavorare senza sosta per ottenere risultati concreti. Non mi arrenderò finché questa emergenza non sarà risolta per sempre!”, ha concluso Tutolo.