Mons. Antonio Pitta è deceduto questa mattina a Roma all’età di 65 anni
Roma, 1 ottobre 2024 – Si è spento questa mattina a Roma, all’età di 65 anni, Mons. Antonio Pitta, sacerdote, Pro-Rettore della Pontificia Università Lateranense e docente di Nuovo Testamento presso la stessa università. Nato il 7 agosto 1959, Mons. Pitta era stato ordinato sacerdote il 30 giugno 1984, dedicando la sua vita alla formazione teologica, alla ricerca biblica e al servizio della Chiesa.
Mons. Pitta ha ricoperto incarichi di grande rilievo nella Chiesa, tra cui quello di Consultore del Dicastero per la Dottrina della Fede e del Dicastero per l’Evangelizzazione, offrendo il suo contributo in materie fondamentali per il magistero della Chiesa. Oltre ai suoi impegni accademici e pastorali a Roma, era anche Canonico del Capitolo Cattedrale di Lucera, suo luogo d’origine.
Figura di grande spessore intellettuale e spirituale, Mons. Pitta era stimato per la sua profonda conoscenza di San Paolo e per la sua capacità di trasmettere il messaggio evangelico attraverso i suoi insegnamenti e le sue pubblicazioni. Il suo impegno nell’ambito teologico, unito a una vita sacerdotale improntata alla carità e al servizio, lascia un vuoto nella comunità ecclesiale e accademica.
Di seguito il comunicato della Diocesi di Lucera-Troia:
“Che cosa renderò al Signore per i benefici che mi ha concesso? Alzerò il calice della salvezza” (Sal116,12-13)
Monsignor Vescovo, con il Presbiterio tutto e il Popolo di Dio della diocesi di Lucera-Troia annunciano nel dolore del distacco e nella speranza della vita eterna il passaggio da questo mondo alla pienezza dell’amore di Dio di monsignor Antonio Pitta.
Ne ricordano il servizio generoso alla Sede Apostolica, la competenza biblico-teologica, la disponibilità all’ascolto e all’amicizia, e chiedono per lui la preghiera di suffragio.
La salma giungerà nel pomeriggio di mercoledì 2 ottobre nella Parrocchia di San Giovanni Battista in Lucera. I funerali saranno celebrati giovedì 3 ottobre alle ore 10.30, nella Basilica Cattedrale di Lucera.
Profilo biografico: Antonio PITTA
Nasce a Lucera il 7 agosto 1959 da Michele e da Altieri raffaella. Sin da ragazzo all’impegno scolastico associa l’assidua frequenza della chiesa di San Giovanni Battista, dove, come chierichetto del parroco don Michele ricci, acquista la consapevolezza della sua intima propensione alla vita religiosa, che lo porta a compiere gli studi fino all’ordinazione sacerdotale (30.6.1984).
Divenuto presbitero della diocesi Lucera-Troia, si porta a roma per continuare la sua formazione presso il Pontificio Istituto Biblico, dove consegue il dottorato in esegesi biblica con una tesi su Disposizione e messaggio della Lettera ai Galati (Analecta Biblica 131, roma 1991), cui aggiunge il diploma in teologia e studi patristici presso l’Istituto Patristico Augustinianum, diventando, coi suoi profondi studi, un esperto biblista, unanimemente apprezzato e riconosciuto come uno dei maggiori studiosi dell’epistolario paolino in Italia e all’estero.
La sua prima nomina è di vicario generale della diocesi Lucera-Troia (2006), poi accede al magistero come Ordinario di esegesi del Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense e come docente Invitato presso la Pontificia Università Gregoriana; presto, per la considerazione che riscuote nelle superiori autorità ecclesiali (papa, cardinali, ecc.), gli vengono conferiti incarichi di grande prestigio come membro della internazionale New Testament Society e del Colloquium Oecumenicum Paulinum, e come Vicepresidente dell’Associazione Biblica Italiana, mansioni che esprimono chiaramente il suo spessore accademico, alle quali aggiunge ancora ben altre speciali funzioni: di Direttore del Centro Studi dell’UAC (Unione Apostolica del
Clero, 2014), di Pro-rettore della Pontificia Università Lateranense (2018) e, con nomina di Papa Francesco (25.1.2021), di Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede o ex-Sant’Ufficio, istituto più volte riformato nel corso della storia, che esamina le questioni connesse con la disciplina della fede.
La profonda conoscenza delle tematiche religiose e la solida fedeltà al suo ministero lo portano a compiere frequenti viaggi in diverse città, dove viene chiamato da comunità religiose per conferenze e meditazioni in corsi di esercizi spirituali e giornate di ritiro coi ministri ordinari e coi laici impegnati, nei quali incontri col suo fervido, suadente eloquio svolge significative relazioni: “Trasformati dallo Spirito” all’Archidiocesi di Catania (2016); “L’unità nel pensiero di San Paolo”, alla presentazione del libro Un paradigma inesplorato di don Leo Giuliano a Monopoli (2016); “retorica epistolare in Galati, bilanci e prospettive” e “Natura e funzione dei frammenti prepaolini nella Lettera ai romani” al Seminario per docenti e studiosi di Sacra Scrittura a roma (2017); “rinnovamento dello Spirito Santo” alla Comunità regionale Siciliana a Caltanissetta (2017); “La fede dell’ascolto. La fede nella riflessione dell’apostolo Paolo” a Pompei (2019); “L’unità nel pensiero di San Paolo”, alla presentazione della Lettera Apostolica “Aperuit illis” di Papa Francesco per l’istituzione della “Domenica della Parola di Dio” a Molfetta (2020); “Il Ministero dello Spirito e della riconciliazione” all’Istituto Gesù sacerdote a Camaldoli (2021); “Corso biblico in week-end” alla Domus Laetitiae di Assisi (2022); “L’amore di Cristo” alla diocesi di Cassano all’Jonio (2022). Nel 2013 è relatore del Premio internazionale “J. ratzinger-Benedetto XVI”.
Con lo stesso fervore partecipa ai programmi televisivi: in particolare alla trasmissione Di buon mattino dell’emittente della Conferenza Episcopale Italiana (TV 2000), ove tratta (24.2.2022) dell’antichissimo culto di Santa Maria Patrona di Lucera e del solidissimo legame tra il popolo lucerino e l’icona della Vergine Assunta della basilica Cattedrale, legame che dura immutato nei secoli e che la città custodisce, ramificato nelle sue chiese, come un prezioso tesoro. E a Lucera, o in provincia, in diversi momenti è presente per conferire al Circolo Unione su “relativismo, cristianesimo e verità” (21.10.2006), per la conclusione della Settimana Biblica (12.10.2018), e a Foggia partecipando al convegno “Il germoglio di Don Bosco”, organizzato per la realizzazione di un villaggio salesiano tra Lucera e Foggia (2006).
Di identico fervore comunicativo si connotano le sue varie pubblicazioni, apprezzate non solo dagli studiosi, tra le quali sono da ricordare: Il paradosso della croce. Saggi di teologia paolina (Piemme, Casale Monferrato 1998); Trasformati dallo spirito. Lectio su brani delle lettere di Paolo (Paoline, Milano 2005); La seconda lettera ai Corinzi (Borla, roma 2006); La gioia del dare (insieme con Dario Vitali, Edizioni TAU 2008); Paolo, la Scrittura e la Legge. Antiche e nuove prospettive (Edizioni Dahoniane, Bologna 2009); Per me il vivere è Cristo. Itinerario spirituale con San Paolo (Paoline, Milano 2009); Lettera ai romani. Introduzione, traduzione e commento (Paoline, Milano 2009); Lettera ai Galati. Introduzione, versione e commento (Paoline, Milano 2010);Lettera ai Filippesi. Nuova versione, introduzione e commento (Paoline, Milano 2010); Sinossi Paolina bilingue (San Paolo, Cinisello Balsamo 2013); L’evangelo di Paolo. Introduzione alle lettere autoriali (Elledici, Torino 2013);So a chi ho creduto. Nuova evangelizzazione e catechismo (rogate 2014); La vita nel suo nome. Tradizioni e relazioni dei vangeli (insieme con Francesco Filannino, San Paolo, 2017); Giustificati per grazia. La giustificazione nelle lettere di Paolo (Quiriniana 2018); rivestirsi di Cristo. La vita come sequela (con Beniamino Stella, Libreria Editrice Vaticana, roma 2018); Quando arde il cuore. L’evangelo di Paolo. riflessioni sulla “Domenica della Parola” istituita dal Papa Francesco (San Paolo, 2020);Lettera a Filemone. Nuova versione, introduzione e commento (Paoline, Milano 2021);La Giustizia. Bibbia e Giurisprudenza in dialogo (insieme con Nicolò Lipari, Ed. Gregorian&Biblical Press 2021), primo libro di una serie divulgativa su temi incrociati di varie discipline che, secondo il teologo Giuseppe Lorizio, “viene incontro a tale esigenza di approfondimento e offre un contributo notevole a un dibattito da perseguire e proseguire con passione”. Presentato al Pontificio Istituto Biblico (roma 24.2.2022), con la partecipazione della Ministra della Giustizia Maria Cartabia, il libro “interroga e fa riflettere l’uomo contemporaneo, credente o meno, sul tema cruciale della giustizia”. “E nel labirinto della giustizia – dichiara don Pitta – la legge è la lanterna, la luce che guida, non è la giustizia. Confondere la legge con la giustizia è estremamente pericoloso, perchè altrimenti si cade nel legalismo. Per questo la legge è la lanterna, mentre la fede è il filo che guida attraverso il labirinto. Il pericolo oggi è di rendere tutto legalista senza perseguire la giustizia, che è il valore più ampio”. E ancora alla domanda se “la bilancia, come rappresentazione della giustizia, è un simbolo ancora valido”, Pitta risponde: “Il simbolo della giustizia vale anche per il credente, per tutti. La bilancia richiede di essere ben tarata proprio perchè è un simbolo che rende ragione della giustizia. Non bisogna confondere l’equità con la giustizia. La bilancia rimanda l’idea che bisogna dare a ciascuno il suo, la giustizia no, pone al centro della taratura di una bilancia così pensata la persona umana. Guai se pensassimo la giustizia come il dare semplicemente a ciascuno il suo, sarebbe giudizio. Non dobbiamo confondere la giustizia col giudizio, sono due realtà estremamente diverse… l’equità è una parte della giustizia, non è la giustizia, perchè la giustizia è giustificazione per il credente ed è reintegrazione della persona umana, per chi non crede”.1 “Notevole successo di critica e di pubblico hanno riscosso i suoi commentari alle lettere di Paolo”.
Non va taciuta, infine, la sua apprezzata collaborazione a diverse riviste religiose, in primis a quelle di teologia biblica: rivista Biblica Italiana e Bibbia, oltrechè a Portalecce, voce de “La Chiesa di Lecce esce per strada”.
Di recente (27.9.2023) col passaggio dalla vicepresidenza alla presidenza dell’Abi (Associazione Biblica Italiana),2 – il sacerdote lucerino ha ulteriormente esaltata la sua carriera accademica.