Parcheggi a pagamento e accessibilità a Lucera: quando il buon senso si perde tra le strisce blu


Girando per Lucera, non è raro imbattersi in situazioni che lasciano perplessi i cittadini e, a volte, fanno nascere più di una domanda. Come si può vedere nelle foto scattate in via Onorato, ci si trova davanti a un caso emblematico di “mala gestione” dei parcheggi e dell’accessibilità per persone con disabilità.
Davanti alla rampa di accesso per i disabili, pensata per agevolare chi si muove in sedia a rotelle, sono state tracciate delle strisce blu, autorizzando un’area di sosta proprio davanti allo scivolo. Il risultato? Un’auto parcheggiata puntualmente impedisce l’accesso alla rampa, rendendo di fatto impossibile il passaggio per chi necessita di quell’accesso.
L.M., un residente della zona, ha segnalato questa situazione, sollevando una domanda più che legittima: “Ora mi domando, com’è possibile fare delle strisce di parcheggio dinanzi a una rampa? Se un disabile deve scendere dal marciapiede, come deve fare? Visto che la rampa potrebbe essere occupata da una macchina!”
La questione, però, non si limita solo alla disposizione dei parcheggi. Sorge un interrogativo più ampio e profondo: chi controlla i lavori pubblici che vengono eseguiti? C’è qualcuno che si assicura che vengano rispettati i criteri di accessibilità e buon senso? Spesso sembra che la risposta sia negativa. Nessuno si assume la responsabilità di questi errori, nessuno verifica, e chi paga le conseguenze sono i cittadini più vulnerabili.
In una città come Lucera, l’accessibilità per i diversamente abili è ancora un miraggio. Nonostante la legislazione e le norme che dovrebbero garantire un accesso facilitato, le infrastrutture dedicate sono poche, in condizioni discutibili e, a quanto pare, distribuite in maniera irrazionale. E così, chi si sposta in carrozzella si ritrova ostacolato, mentre i parcheggi a pagamento proliferano, anche dove non dovrebbero.
Forse è il momento di fermarsi a riflettere e, soprattutto, di agire.