Percorsi Visivi - collettiva fotografica estemporanea

Sette fotografi mostrano il loro personale sguardo sul reale
Palazzo De Troia in Piazza Nocelli a Lucera ospita una straordinaria collettiva fotografica: “Percorsi visivi” che fonde le storie e le visioni diverse di sette fotografi, lucerini e foggiani, che si sono incontrati nel web e hanno deciso di convogliare la loro passione comune in questo evento patrocinato da “Foto e Arte” (www.fotoearte.eu) un’associazione creata da Raffaele Battista che si pone come punto di incontro per quanti fossero appassionati all’arte della fotografia.
PERCORSI VISIVI è la prima mostra organizzata da questa associazione e presenta artisti che fanno parte del Foto Club di Foggia - tranne Massimo Apollo – e hanno incontrato i loro differenti sguardi sulla realtà proprio grazie a questa organizzazione per percorsi che ha permesso ad ognuno, scegliendo un tema personale, di esprimere liberamente il proprio linguaggio attraverso quattro foto; incontriamo così i PERCORSI RURALI di Raffaele Battista in cui salta all’occhio la bellezza del chiaroscuro della mano che tiene il sacco; i PERCORSI D’INFANZIA di Bruno Botticella con “I write my future” in cui un bambino traccia sull’asfalto una linea di gesso che sembra non avere fine; i PERCORSI LACUSTRI di Enrico Lo Storto con le belle foto dei pescatori che riparano le reti e “Sospesi” i cui due personaggi sulla barca richiamano alla mente il quadro di Monet “Impression: soleil levant”; i PERCORSI AGONISTICI di Massimo Apollo – l’unico che espone opere a colori perché ritiene il colore fondamentale per la resa dei soggetti che ha scelto: atlete di ginnastica artistica che vengono catturate e sospese in un istante ben preciso – molto bella la luce nella foto in cui l’atleta è in ginocchio; i PERCORSI RIFLESSI di Giuseppe Berardi fatti di emozionanti foto in cui mare e cielo si incontrano facendo da sfondo barche solitarie; i PERCORSI FREDDI di Franco Malatacca che ha fermato con il suo obbiettivo la recente nevicata in Piazza Duomo e l’ha tradotta in analogico attraverso il quale riesce a sviluppare gamme più vaste di sfumature rispetto al digitale, utilizzato invece da tutti gli altri artisti; i PERCORSI DI SABBIA di Tommaso Abbatescianni in cui sembra dominare la confusione e l’abbandono in immagini di un bellissimo bianco e nero che crea atmosfere suggestive.
Sette obbiettivi dal grande talento artistico che, ognuno attraverso la propria sensibilità, riescono a toccare l’animo dell’osservatore.
Certo lo spazio espositivo, molto ridotto, ha penalizzato la presentazione delle opere – che proprio per questo sono state solo quattro per ogni fotografo – ma ha penalizzato soprattutto il pubblico che ha comunque risposto in modo positivo e soddisfatto ma che avrebbe potuto godere delle opere in un ambiente molto più ospitale, più ampio e con le luci adeguate; la colpa però non è da attribuire assolutamente agli artisti ma a chi ha deciso che nella nostra città all’ arte si può dedicare solo uno spazio così angusto.
Vi consiglio di tenere d’occhio questi artisti e di cercarne altre foto nel web ovviamente dopo aver visto quelle della bellissima mostra in corso fino al 2 aprile.
Berenice Di Matto