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La 'Nike' delle primarie arride a Nichi Vendola

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A sorpresa, quanto si vuole, il variegato quanto complesso popolo del centrosinistra locale ha indicato l’onorevole Nichi Vendola quale proprio unico e legittimo rappresentante alla corsa per la conquista del massimo scranno nell’aula delle adunanze consiliari di via Capruzzi, nel capoluogo di regione.

Lo hanno deciso, attraverso la libera nonché democratica espressione della propria preferenza, i 651 votanti che ieri, dalle 9 alle 22 hanno affollato il seggio, allestito nei terranei che inglobano la sede del Partito della Rifondazione Comunista, nell’accorsata via San Francesco.

Quanto alle mere risultanze numeriche si registrano 649 voti validamente contrassegnati nell’area riquadrata di pertinenza dell’uno e dell’altro candidato.

Di contro 2 sono state le schede rese nulle dall’apposizione, nella parte destinata ai rispettivi contrassegni di espressioni e giudizi sull’uno o sull’altro candidato in lizza.

E dalle operazioni di spoglio, condotte dal presidente del seggio, il professor Raffaele De Vivo, segretario sezionale del Prc, Vendola ha quasi doppiato il suo diretto competitore, appalesandosi alla fine destinatario di ben 408 voti, contro i 241 ottenuti dal 36enne ricercatore ed economista biscegliese.

Dei 649 ritenuti approvabili dall’apposita commissione di verifica, composta tra gli altri, da Tonino Chiella (La Margherita) 509 sono stati quelli espressi dai cittadini-elettori residenti a Lucera, 54 da quelli provenienti da Troia, 4 dal corpo elettorale biccarese, 38 al contrario, dall’elettorato orsarese.

Mentre a suddividersi i rimasugli delle primarie sono stati gli altri sette comuni afferenti all’area subappenninica meridionale e iscritti nel comprensorio socio-geografico lucerino.

Tre i voti da Volturara Appula, 2 quelli venuti da Volturino e dalla comunità faetana e uno solo pervenuto da quel di Castelluccio dei Sauri.

Nessun votante, al contrario, per Alberona, Roseto e quello che da sempre è il più ridotto agglomerato urbanistico di Puglia, quantomeno in termini di espansione demografica, Celle San Vito.

Nel complesso sono stati 7mila e 904 i voti di preferenza per Francesco Boccia e 7mila 835 quelli ascrivili al deputato comunista in terra di Capitanata.

Mentre il dato su scala regionale premia il 473nne uomo politico barese, con la passione del giornalismo e della saggistica: ben in grado di imporsi in forza di un corroborante quanto insospettato 51%.

Questi i dati definitivi scrutinati dalle 112 sezioni dislocate su tutto il territorio pugliese: hanno votato 79.296 soggetti aventine diritto; a Vendola sono andate 40mila e 358 preferenze mentre Francesco Boccia ha ottenuto appena 38mila 676, 1682 voti in meno del suo rivale.

Ad ogni modo l'affermazione più rotonda è intervenuta a Bari, e in provincia, dove l’esponente della sigla politica ‘bertinottiana’ ha ottenuto 17mila e 153 voti, oltre 3mila e 400 in più dell'alfiere di Diesse e Margherita.

In altri termini Davide ha sconfitto Golia: quando la forza delle idee è più forte di ogni elettoralistico potentato.

 

Costantino Montuori

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