Giovedì 24 agosto l'Archeoclub, sezione "Minerva" di Lucera, nell'ambito del cartellone di eventi:"Lucera estate 2023", in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con Academia Recital, ha promosso e realizzato l'iniziativa della passeggiata culturale dal tema:"Da Luceria dei Saraceni a Città di Santa Maria",
Il presidente dell'Archeoclub di Lucera, Walter di Pierro, intervistato da Studio9tv, ha brevemente illustrato le finalità dell'evento in questi termini: "Abbiamo scelto di effettuare non la solita guida turistica, ma di accompagnare i visitatori nel racconto della storia di epoca svevo-angioina della nostra città con focus letterari, di teatro e di danza, oltre che sul culto a Santa Maria Patrona. E' stata pensata e voluta – ha proseguito il di Pierro – in occasione degli ottocento anni dall'istituzione della colonia saracena ad opera di Federico II qui a Lucera e in occasione dei settecento anni dalla morte del Beato Agostino Casotti", il Vescovo croato che rievangelizzò Luceria dopo la vittoria angioina e l'annientamento dei Saraceni.
I 200 e passa iscritti, soprattutto lucerini, sono stati suddivisi in quattro gruppi, che da Piazza Duomo, accompagnati da una guida turistica, si sono avviati per la passeggiata culturale un quarto d'ora l'uno dall'altro, a partire dalle 18.45 circa fino alle 19.30 circa.
La passeggiata ha avuto diverse tappe in altrettanti angoli suggestivi e a volte nascosti del bellissimo centro storico lucerino.
Durante queste tappe, oltre al racconto storico di epoca svevo-angioina e del culto mariano, presente già nei secoli precedenti a questa, sono state presentate delle letture, ma anche brevi scene dialogate e/o danzate, curate da Academia Recital, che hanno portato l'attenzione dei presenti su alcuni aspetti o avvenimenti della storia della nostra città, come "La danzatrice di Lucera", Era Semrud e il suo travagliato amore con re Manfredi di Svevia, raccontato nel romanzo di Mathilde Von Metzradt o Santa Justa, al secolo Federigo di Montecorvino, frutto del romanzo dell’autore lucerino Alfredo Pitta.
Altre tappe: in Piazza Nocelli, Alessandro De Troia, presidente dell’Associazione di rievocazione storica “Gens Capitanatae”, ha presentato la fedele copia dell'elmo di epoca svevo-angioina ritrovato all’interno della fortezza lucerina ed ora esposto presso il Museo Civico “Fiorelli”.
Corte del Palazzo Cavalli, in Piazza Duomo: Marco Occhipinti e Anna Maria D’Apollo hanno offerto all'attenzione dei visitatori una piccola parte della loro collezione di cartoline d’epoca di Lucera e in particolare di Piazza Duomo e della Cattedrale.
Ancora, nel Circolo Unione è stato illustrato il dipinto “La padrona”, che raffigura Santa Maria ad opera del suo autore, Andrea Petrillo, con la presenza della modella etiope con la quale ha rappresentato la nostra Patrona, divenuto inaspettatamente simbolo di accoglienza universale e di rispetto della diversità, considerato che anche Gesù Bambino è rappresentato da un bebè non italiano, ma, in questo caso, nigeriano.
Nel cortile dello stesso Circolo Unione le due architette Cecilia Labbate e Anna Pia Urbano hanno illustrato alcune foto di com’era la Cattedrale all’interno e all’esterno prima che i restauri di fine ottocento la ripulissero di tutti gli elementi architettonici ed artistici aggiunti nelle epoche successive alla sua costruzione.
Hanno altresì ricordato la processione cittadina di Santa Maria così com’era fino a metà novecento e alcuni episodi anche drammatici legati ad essa.
La passeggiata culturale si è conclusa all’interno della Cattedrale al cospetto di Santa Maria Patrona, dove si sono letti alcuni episodi scritti dal compianto Francesco Antonio Romice circa miracoli e grazie attribuite al Sacro Simulacro della Patrona, da cui i lucerini hanno ottenuto privilegiata protezione in occasione di catastrofi naturali, come terremoti ed epidemie e di avvenimenti bellici.
L’iniziativa è stato un vero successo, tanto che si pensa di farne una replica. Essa ha permesso di approcciarsi alla storia di Lucera, scoprendone, ancora una volta, il grande patrimonio storico, culturale ed architettonico, la cui conoscenza e valorizzazione possono contribuire a dare fondamento alla candidatura di Lucera a Capitale Italiana della Cultura 2026 e a promuoverla concretamente come una vera Città d’Arte, di Storia e di Cultura.
Luigi Salome