Lucera, 15 Ottobre 2024

Vangelo della Domenica: Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!

XXI per annum A – “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!”
La Parola di Dio che oggi ascolteremo ci presenta il dialogo tra Gesù e i discepoli mentre si ritira a Cesarea di Filippo. Qui domanda ai suoi discepoli: “La gente chi dice che io sia?”. Una domanda prima fatta in maniera generica e poi in maniera più diretta: “Voi, chi dite che io sia?”. Pietro risponderà con tutta la sua generosità e lo riconoscerà come Cristo Signore. Di rimando Gesù, con tutta la sua divina autorità gli cambia il nome (nuova vocazione) e lo pone come “pietra” a fondamento della Sua chiesa: egli è guida e ha il potere del servizio della carità.
Anche oggi, per noi, risuona la stessa domanda, non tanto quella generica “la gente chi dice chi io sia”, a questa sapremmo rispondere con facilità. E’ sempre facile parlare al posto degli altri e dire le idee degli altri. Oggi Gesù rivolga la domanda diretta a me, a te: “Io chi sono per te?”. Qui siamo messi alle strette e dobbiamo rispondere personalmente e con grande responsabilità. Chi è Cristo per me? Non possiamo andare avanti a ripetere cosa gli altri pensano o dicono su di Lui. È ora di deciderci a rispondere in maniera personale e convinta sapendo accoglierlo come Signore della nostra vita. Pietro ci insegni a riconoscere il Signore come Redentore e Salvatore. Non possiamo confonderci e non possiamo confonderlo con una ideologia o una filosofia. Egli è il Vivente; il Signore che abbiamo imparato a riconoscere in queste domeniche come il tesoro prezioso e la perla preziosa; Egli è il Regno che cresce nonostante il male; egli è la potenza di Dio che sconfigge e annienta il male.
Pietro viene posto anche a fondamento della chiesa nascente e gli viene dato il potere di sciogliere e legare (potere proprio del “capo della casa”, fiduciario plenipotenziario), gli affida “le chiavi del cielo”. Oggi, questo servizio continua nella missione di papa Francesco. Possa il Signore proteggere, custodire e mantenere nella sua Grazia il nostro Sommo Pontefice.
D. Luigi Tommasone
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