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All’ANMIG di Foggia, Davide Grittani presenta il suo libro: ‘Una bambina dagli occhi d’oliva’

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Nell’Associazione  dell’ANMIG di Foggia, il 27 giugno,  è stato  presentato il romanzo di Davide Grittani,già affermato giornalista e autore di numerose pubblicazioni, “La  bambina dagli occhi d’oliva”, che gli ha meritato il Premio letterario ‘Città di Siena’ 2022, e il Premio ‘Alda Merini’ 2022. Il filo di traccia per centrare l'argomento, trainante di tutto il percorso esistenziale del romanzo, lo riprendo dalle parole stesse dell’Autore  nei 'Ringraziamenti', nel finale della conclusione, là dove, in estrema sintesi, motiva quanto narra, in queste parole: “....credo abbia senso dedicare questo racconto a tutti quei bambini che invocano aiuto senza che nessuno si accorga di loro”.

Tale auspicio dell'Autore trova giusto posto nelle finalità dell'Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra – tutte antidoto alla guerra -  come ne spiegava  la Presidente, Maria Antonietta Tella.  Qui, il termine 'guerra' ci riporta a un altro contesto di 'campo da guerra', quello famigliare, stretto tra le pareti di una casa, ma ampio ed esteso, per le risonanze distruttive del cuore di una bambina abusata che è Angela, la bambina dagli occhi verdi, come la denomina il protagonista del romanzo, Sandro, parlandone a sua madre – rifugiatasi nell'Alzheimer - che ne corregge il nome: Angelica dagli occhi d'oliva. Tra le pareti di quella casa, su di un muro – come ne presenta la copertina stessa del testo – c'è l'immagine enigmatica di questa bambina, afflitta e scinta. Sandro, il protagonista del romanzo, entra in questa storia che vede coinvolti in prima persona i suoi genitori, con l’intento di comprendere quell'enigma che si conclude amaramente, quando trova Angelica, in casa sua, “....sul fondo della vasca, dagli occhi bellissimi, di un verde inconsolabile.....”. 

Solo qualche accenno del romanzo, quanto possa bastare per suscitare quella culturale curiosità di entrare, tutti, nella comprensione delle problematiche, personali e sociali, di molti, centrate su quei soliti piani, tra  innocenti e colpevoli.. L’incontro con l’Autore è stato moderato acutamente da Elina Miticocchio, autrice anch’essa, e dal giovane Giammarco Di Biase, giornalista e Critico d'Arte,  La voce narrante è stata quella di Fabio Fabiano,  autore di un libro fantasy. Dal dialogo dei moderatori con l’Autore, aperto, poi,  agli interventi dei presenti, si sono analizzate le conseguenze  di chi, nell’ambito famigliare,  è stato lasciato solo, senza avere alle spalle adulti capaci di divenire modelli, esempi, maestri. Si è detto della introspezione, fino anche ad accettare e valorizzare il senso di colpa,  come risorsa di recupero per non fare della società un qualcosa a sola misura degli adulti e non di coloro che sono i più fragili.

Sandro, si è detto negli scambi di pensiero,  nella sua tormentata reviviscenza può insegnare a tutti ad avere più attenzione alla persone, trovando quegli elementi di supremazia che anche i piccoli in ogni senso, da età e da condizione, possono avere su di noi adulti. I temi, qui estremamente riassunti, hanno trovato corrispondenza di attenzione e di riflessione, sottolineate con i complimenti per l’Autore - come ne esprimeva pubblicamente la Presidente Tella, a conclusione - e le congratulazioni di tutti i presenti.

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