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Giacinto Pinto, dalla natia Lucera al teatro di guerra in Ucraina

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di Costantino Montuori 
 
Nativo di Lucera, 45 anni, inviato per Raiuno sul fronte bellico ucraino-russo. È l'identikit del 'nostro' Giacinto Pinto. 
 
Proprio lui, per il Tg1, è stato sia in Moldavia, sia in Ucraina quale corrispondente di guerra al fianco di altri sei colleghi. Dodici in tutto quelli schierati dall'azienda pubblica di viale Mazzini. 
 
QUALCHE CENNO BIOGRAFICO 
 
Pinto è nato il 9 aprile del 1977 a Lucera. È stato uno studente del Liceo Classico 'Lanza' di Foggia, diplomandosi nel 1996. 
 
A Roma ha frequentato l'Università 'La Sapienza'. Nel 2006 ha conseguito la qualifica di giornalista professionista. Vive nella Capitale. 
 
NEL DNA IL MESTIERE DI CRONISTA 
 
Agli esordi della carriera ha fatto registrare collaborazioni con Teleblu, Teleradioerre, TeleNorba. Per quest'ultima testata ha rivestito il ruolo di inviato speciale in Cina, Colombia ed Iraq. 
 
Più volte il suo volto è apparso nell'arcinoto programma 'La vita in diretta'. Ha fatto parte della redazione in forza al Tgr Lombardia, uno dei più seguiti tra i videogiornali di regione. 
 
Sulla rete ammiraglia Rai, per la trasmissione pomeridiana di punta, ha seguito casi ed eventi di manifesto impatto emotivo e di clamore mediatico assoluto. Dalla strage di Erba al delitto di Avetrana, dal terremoto in Abruzzo al disastro della Costa Concordia, passando per la valanga di Rigopiano e la strage della funivia sul Mottarone. 
 
LA CAPITANATA COME TRAMPOLINO DI LANCIO 
 
In un'intervista del 2015, resa al 'Corriere del Mezzogiorno' ha avuto modo di dichiarare: "Devo tutto a Foggia dove ho cominciato nelle televisioni locali. E mi ritengo fortunato a non essere nato, per esempio, a Novara od Isernia. Due città tranquille in cui non mi sarei potuto occupare di tutti gli aspetti della cronaca. Dal Foggia di Zemanlandia al crollo di viale Giotto fino alla santificazione di Padre Pio". 
 
I RICONOSCIMENTI RICEVUTI 
 
Tra i riconoscimenti di cui è stato accreditato spicca il 'Premio Saint-Vincent 2003', ottenuto insieme a firme del calibro di Claudio Sabelli Fioretti e Massimo Gramellini. 
 
Nel 2009 ha ricevuto una speciale menzione al 'Premio Giornalistico Nazionale Maria Grazia Cutuli' di San Severo. 
 
Più tardi, nel 2015, è arrivato anche il premio alla carriera nell'ambito del concorso 'Michele Campione' indetto, tra gli altri, anche dall'Ordine dei Giornalisti della Puglia. 
 
IN COSTANTE CONTATTO COL TERRITORIO 
 
Il 20 giugno il cronista foggiano è intervenuto presso l'auditorium della Biblioteca Comunale di San Marco in Lamis ospite della Fondazione Soccio. 
 
Un paio di settimane fa, nella città natale, ha presenziato al lancio del volume memorialistico 'Carlantino, ricordo…', scritto da Monsignor Giovanni Pinto. 
 
Il ricavato delle vendite andrà a comporre un fondo da impiegare per la ristrutturazione della chiesa carlantinese 'Madonna della Santissima Annunziata'. Un edificio di culto, risalente al 1600, simbolo di quel borgo adagiato sui Monti Dauni. 
 
Rivedere con una frequenza la terra d'origine per poi ringraziarla è segno di umiltà non comune. Bravo Giacinto! 
 
(La fotografia di corredo è stata ripresa dal sito tg43.it)

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