Lucera, 12 Novembre 2024

Giochi di carte: ecco i più amati dai pugliesi

Ci sono occasioni in cui è praticamente d’obbligo rilassarsi insieme a familiari e amici con le carte da gioco. Natale, Capodanno, ma anche Pasqua e altre festività rappresentano occasioni classiche per rispolverare delle tradizioni che non accennano mai a sbiadire nel tempo. Occasioni in cui si sta insieme, si mangia, si scherza e si ride e ci si diverte giocando ai classici giochi della tradizione.  

L’importanza delle tradizioni

Al giorno d’oggi, le tradizioni hanno assunto una importanza così rilevante che lo si può riscontrare non soltanto nel fatto che alcuni giochi vengano ancora oggi tramandati di padre in figlio. Ma non è tutto. Il fatto che i giochi della tradizione vengano ancora oggi molto apprezzati è dimostrato dal fatto che molti di questi sono disponibili sulle varie piattaforme presenti in rete: non solo giochi come il poker, la Bestia e la roulette, ma anche altri giochi tradizionali che vengono giocati un po’ da tutti in varie occasioni.

Giochi di carte pugliesi: i più gettonati

Generalmente, in Puglia sono le carte Federiciane le più utilizzate. Queste sono, difatti, un omaggio al Re Federico II di Svevia e assomigliano quasi totalmente alle carte napoletane: presentano i classici quattro semi, coppe, bastoni, denari e spade. Addirittura, negli ultimi tempi, si stanno diffondendo anche le carte classiche di quadri, picche, cuori e fiori: in questa maniera, vengono ampliate le possibilità circa la gamma di giochi da poter fare.

I giochi della tradizione pugliese sono conosciuti un po’ da tutti nella Regione. Questi sono molto amati e riescono ad intrattenere giovani e adulti per tantissimo tempo: non è raro vedere qualche gruppetto di persone nelle strade popolari delle varie magnifiche città pugliesi rilassarsi con tavolini d’occasioni giocando a carte.

Tra i giochi più amati in Puglia troviamo senza dubbio il Morto e il Sette e Mezzo. Il Morto viene anche chiamato “Cucù” e si basa su alcune regole di base: il mazziere mescola le carte e ne distribuisce solo una a giocatore. Il partecipante dovrà scegliere se tenere per sé la carta ricevuta o cambiarla con il compagno del turno successivo. Quest’ultimo deve cederla a meno che non abbia un re in mano: in questo caso, dovrà dire “Cucù” e lo scambio viene annullato. Si procede in questa maniera fino al turno del mazziere che può conservare la propria carta o scambiarla con una del mazzo. Alla fine del giro si scoprono tutte le carte e vince chi ha la carta più alta.

Il Sette e Mezzo, invece, è un gioco che si può fare in diverse versioni e che si basa sul lavoro di gioco tra mazziere e i giocatori. L’obiettivo è quello di realizzare il punto più alto, senza sforare il Sette e Mezzo e sballare. Tutti i giocatori hanno una carta coperta e verrà scoperta solo quando si devono fare i conti alla fine del giro. Il punteggio che risulterà alla fine uguale al banco permetterà a quest’ultimo di vincere, a patto che non ci siano delle combinazioni precise.

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