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Un travel blogger lucerino in giro per l'Italia e per l'Europa

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di Costantino Montuori 
 
Il 'weblog' Mariowhitehead.it, ideato e gestito dal lucerino Mario Capobianco, continua a crescere nel contesto del 'lifestyle' alberghiero e dei viaggi. E lo fa pure sulle piattaforme 'social'. 
 
Il suo seguito di lettori, variamente distinto per genere, età anagrafica ed abitudini, ne è testimonianza. 
 
Imprenditore, blogger ed influencer, il nostro concittadino si descrive come uno "sempre alla ricerca di territori, nuovi e diversi, da presentare al pubblico". Dalla Daunia al resto d'Italia, con incursioni in campo estero, il suo è un perenne girovagare raccontando(si). 
 
UN 'WEB LOG' APERTO A CHIUNQUE 
 
Nel luglio del 2019, il 42enne di Lucera ho dato vita ad un 'blog-site'. "Il tutto è nato dall'esigenza di coniugare il mio lavoro con le passioni personali. Da vent'anni, infatti, opero nel settore del turismo", rammenta. 
 
"Da sempre ho vissuto a contatto diretto con non poche tra persone ed aziende. Sono dell'opinione che, se intendi ottenere successo, devi metterti in gioco con personalità ed umiltà. Ma, soprattutto, con il cuore", scandisce Capobianco. 
 
L'IMMAGINE 'SOCIAL' 
 
"Una convinzione come questa mi ha indotto a delineare, nel 2018, la mia immagine social: Mario_Whitehead. È  lì che condivido eventi ed esperienze legati alla quotidianità ed al tempo libero", spiega il viaggiatore/narratore nostrano. 
 
Il suo è un percorso in continuo divenire tra tradizione imprenditoriale ed innovazione nel contesto creativo dei 'new media'. Chiamatelo in causa e ne comprenderete il perché. 
 
UNA PROFETICA DEFINIZIONE DI 'PANORAMA' 
 
"Li riconosceresti in mezzo a mille dal loro corredo digitale: una compatta od una reflex che scende da una spalla, lo smartphone sempre fisso nelle mani, il tablet che salta fuori dallo zaino al minimo istante di pausa. 
 
E poi, certo, anche dal ventaglio di emozioni che disegna a intervalli il loro viso, su tutte quella smorfia un po' annoiata quando il Wi-Fi non va come dovrebbe. 
 
D'altronde Internet è la quintessenza del travel blogger, fotoreporter amatoriale e pellegrino, di rigore on line da ogni angolo del globo". 
 
Si rivelò profetico, Marco Morello, quando mise nero su bianco queste righe per l'edizione di Panorama.it del 27 aprile 2012. Una definizione che si ritrova appieno in quella di Capobianco. 
 
Dalla lentezza del Grand Tour all'immediatezza della Rete il coinvolgimento emotivo è rimasto, il più delle volte, identico a se stesso. Il che spesso costituisce un valore aggiunto.

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