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Tutolo: Assurdo che nel 2022 nei reparti di oncologia pugliesi non ci sia lo psico-oncologo

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Nota stampa del consigliere regionale Antonio Tutolo del 14 febbraio 2022.

 

 

“Trovo che sia assurdo che nel 2022 nei reparti di oncologia sparsi sul territorio pugliese non ci sia lo psico-oncologo. In Puglia abbiamo trentasei reparti di oncologia e a me piacerebbe che in ciascuno di essi ci fosse obbligatoriamente la presenza di questa figura così importante per i pazienti e i loro familiari”.

 

Il consigliere regionale Antonio Tutolo, Gruppo Misto, ha presentato una proposta di legge che contiene “disposizioni in materia di sostegno psicologico in ambito oncologico (psico-oncologo)”.

La finalità dell’intervento legislativo - sottoscritto da altri undici consiglieri della Regione Puglia - è di introdurre la possibilità per le aziende sanitarie regionali di sostenere psicologicamente pazienti e familiari coinvolti in diagnosi oncologiche attraverso l’assunzione a tempo determinato di figure qualificate. Detto supporto viene contestualmente allargato agli operatori sanitari, poiché anche questo è un fattore determinante per la qualità della vita dei pazienti e dell’offerta sanitaria che viene erogata.

 

“Se vogliamo una sanità che dia un’assistenza completa e valida – afferma Tutolo – si deve creare anche un percorso di sostegno psicologico. Pertanto, mi rivolgo ai nostri parlamentari, affinché si ponga rimedio a questa situazione paradossale. Perché la prima cosa di cui si ha bisogno, quando si viene catapultati in una realtà come quella della diagnosi di neoplasie, è proprio lo psicologo, poiché in quel momento cominciano le ansie e le paure legate a quella situazione. Dunque, il ruolo dello psicologo oncologico risulta essere, prima ancora che dal punto di vista terapeutico, essenziale per la dignità del paziente, nonché pilastro centrale in una sanità regionale funzionante, affinché tutti i soggetti in campo possano, con supporto (nel caso dei pazienti e delle famiglie) e competenze (nel caso degli operatori sanitari) condurre la lotta alle neoplasie con tutti gli strumenti, clinici e di supporto, necessari.

Ringrazio tutti i colleghi consiglieri firmatari e, nella convinzione che la mia proposta sarà accolta in Consiglio regionale, spero che lo psico-oncologo diventi organico nelle nostre strutture sanitarie pubbliche. Eviteremmo così la costosa mobilità passiva (parliamo di 350 milioni all’anno) verso strutture private, soprattutto del nord Italia, che a parità di trattamento terapeutico, offrono in più proprio l’assistenza psicologica. Un dettaglio di sostanza, che può fare la differenza per i cittadini pugliesi”.

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