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Come gli ecommerce si stanno avvicinando agli utenti

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Come gli ecommerce si stanno avvicinando agli utenti

Presto potremmo assistere all’apertura fisica dei colossi dell’e-commerce. Amazon, infatti, mira ad aprire il suo primo Store a Los Angeles entro la fine dell’anno.

Il punto vendita porterà il nome di “Amazon Style” e sarà interamente dedicato al mondo dell’abbigliamento. Così Bezos, guidato da Simona Vasen, che fa parte della divisione di Amazon Style, intende rispondere a tutte le disfunzioni che sono proprie di un negozio fisico mettendo al centro il cliente e le sue necessità.

Amazon Style si avvarrà della tecnologia, servendosi di smartphone e App che faranno visualizzare all’utente finale il prodotto di una sola taglia e con un solo colore. Le taglie e l’assortimento, infatti, saranno mantenute nel magazzino fisico e verranno gestite direttamente dal personale. Tramite QR code, i clienti potranno cercare la propria taglia e il colore preferito. L’app, dunque, profilerà gli utenti consigliando loro l’abbigliamento che più si avvicina al loro stile e ai loro gusti (esattamente come agiscono gli algoritmi di numerose piattaforme online per l'acquisto di oggetti di consumo).

Nonostante Amazon sia ancora una realtà strettamente legata al web, Wells Fargo ha affermato che il colosso ha superato Walmart come rivenditore di abbigliamento più ricercato dagli utenti americani, stimando che nel paese le vendite di abbigliamento e calzature sono cresciute del 15% nel 2020, con oltre 41 miliardi di dollari di incasso.

Cosa ci dicono i dati

Secondo una ricerca di Accenture, il 73% degli italiani preferisce fare acquisti nei negozi fisici, un dato confortante per il retail fisico.
Entrando nello specifico:

  • Il 37% l'ha scelto per godersi il piacere della spesa in loco;
  • il 21% per poter "toccare" il prodotto;
  • il 10% preferisce fare la spesa online a causa delle spese di spedizione contenute;       
  • il 9% ritiene che i prezzi dei prodotti venduti online non siano convenienti come i negozi fisici.      

Complessivamente, solo il 32% continuerà ad acquistare tramite e-commerce dopo la pandemia.

A questi dati aggiungiamo che:

  • Il 66% crede che l'esperienza e gli aggiornamenti tecnologici facciano la differenza nella scelta di un negozio;
  • Il 92% punta alla comodità, alla facilità e semplicità di acquisto;               
  • Il 75% andrebbe in negozio per trovare "ispirazione" e una risposta alle proprie esigenze;
  • Il 76% premierà i marchi più sostenibili.

Sembra, dunque, ormai chiaro: gli e-commerce sono ampiamente in grado di uscire dal web portando con sé innovazioni volte ad assicurare un servizio a tuttotondo. I negozi fisici continueranno ad esistere ma (sicuramente) con una formula più moderna e questo perché un’alta percentuale di persone preferisce fare acquisti offline (e sappiamo bene che questo trend difficilmente cambierà nel tempo).

Consideriamo per un attimo Chronext, la principale piattaforma digitale per l'acquisto e la vendita di orologi di lusso nuovi, usati e vintage. La piattaforma propone modelli provenienti da assortimenti di terze parti tra produttori, fornitori e rivenditori, garantisce una customer experience degna di una boutique e offre un’esperienza semplice e dinamica su più device. Chi sarà alla ricerca dei bellissimi orologi Cartier, ad esempio, non potrà fare a meno di visitare lo store online, trovando in questo modello di mercato un esempio eccelso di qualità dei prodotti e garanzie di acquisto.

Inoltre, la medesima Chronext, ha aperto delle boutique sparse un po' in tutta Europa, al fine di venire incontro alle esigenze dei suoi acquirenti fornendo loro la possibilità di ottenere una prova gratuita e vivere, in entrambe le realtà (online ed offline) tutta la qualità di un servizio creato per rendere felice l'utente.

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