Tanta commozione per la scomparsa del Tenente Colonnello Pastore

 

Un ufficiale dei Carabinieri fedele ai dettami del lavoro e ligio al dovere, uno sportivo a tutto tondo, un padre di famiglia ed una persona che definire perbene sarebbe fin troppo riduttivo. 

 

Commoventi le espressioni di solidale vicinanza che, provenendo da ogni dove si legano alla figura del Tenente Colonnello della Benemerita, Antonello Pastore. 

 

Il 54enne ufficiale, nato a Lucera il 23 marzo 1966, è deceduto a seguito di un tragico investimento. Il dramma si è compiuto mentre, libero dal servizio, faceva jogging nell'area del Pincio a Roma. È successo in un venerdì mattina come tanti. Ma che come tanti non è più stato. 

 

Fatale, purtroppo, quella passione per il running e la corsa campestre, palesata sul suo account FB. Un profilo ricolmo di foto e di selfie scattati in giro per la Capitale d'Italia. 

 

Pastore amava il capoluogo laziale così come nutriva vivido interesse per il motociclismo e l'automobilismo ma anche per l'enduro ed il motocross. 

 

Elicotterista di lunga esperienza presso le basi di Elmas e Pratica di Mare, nel periodo tra il 1998 ed il 2018, era stato assegnato all'Ufficio di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia del Viminale. Lascia la moglie di 52 anni e due figli ancora minorenni di 16 e 11 anni. 

 

Fin da subito il Comando Generale dell'Arma ha espresso tutto il proprio cordoglio ai familiari. Un sentire al quale ci associamo. Al pari di tanti altri. 

 

Costantino Montuori